Un Paese senza memoria è un Paese senza futuro. Perché per andare verso il futuro non si può dimenticare il passato e, sopra tutte, le sue pagine più dolorose. Sabato 22 aprile sarà presente a Jesi (AN) chi alcune di quelle pagine le vive ancora sulla propria pelle: Salvatore Borsellino, fratello del magistrato Paolo Borsellino, ucciso il 19 luglio 1992 con la sua scorta nella strage di Via D’Amelio.
Ma alla "GIORNATA DELLA LEGALITÀ" organizzata dalle "Agende Rosse" di Ancona e provincia per raccontare il loro primo anno di attività, con il patrocinio del Comune di Jesi e la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura, nonché della Ing. Claudio Baldi srl, della Confartigianato e della BCC di Ostra e Morro d’Alba - saranno presenti anche rappresentanti della lotta alla illegalità ed alla criminalità organizzata, del mondo del lavoro e dell'imprenditoria, del giornalismo, attori e ragazzi delle scuole di Jesi che presenteranno alcuni loro lavori ed interventi. La Giornata prevede, dopo l’incontro mattutino dei ragazzi con Salvatore Borsellino e l’inviato speciale e opinionista Rai Pino Ciociola, un convegno - dibattito pomeridiano con la presenza di diversi ospiti, e a seguire una cena solidale il cui ricavato andrà devoluto al progetto "Casa di Paolo", con il quale Salvatore Borsellino ha potuto realizzare, nel difficile quartiere "La Kalsa" di Palermo, un doposcuola - centro di aggregazione giovanile per togliere i più piccoli dalla strada e dunque dalle mani della mafia (è gradita la prenotazione al numero 327-4523537).