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L’abbraccio di Varese al magistrato Di Matteo PDF Stampa E-mail
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Scritto da Stefania Radman   
Domenica 06 Dicembre 2015 15:59

di Stefania Radman - 6 dicembre 2015

Sul video, in grande, la copertina di “Collusi”, il recente libro del magistrato. In sala, centinaia e centinaia di persone di tutte le età. Sul palco, il più celebre magistrato della procura di Palermo, condannato a vivere e incontrarsi con le persone sotto la stretta sorveglianza di una scorta imponente, considerate le minacce che finora ha ricevuto.

L’incontro con Nino Di Matteo, magistrato impegnato nella denuncia dei rapporti esistenti tra il mondo della mafia e la realtà istituzionale del nostro Paese, organizzato dall’Università degli Studi dell’Insubria sabato 5 dicembre 2015, in collaborazione con il Movimento delle Agende Rosse “Paolo Borsellino e Giovanni Falcone”,  è stato un grande abbraccio da parte della popolazione varesina nei suoi confronti, che si è consumato nell’Aula Magna dell’Università degli Studi dell’Insubria, in via Ravasi 2.




 

«Avevo perso la speranza perché speravo di vedere io la verità» ha detto Salvatore Borsellino, riferendosi alle opacità che avvolgono ancora la morte di suo fratello Paolo «Ma oggi io quella speranza l’ho riconquistata perché sarò qui e sarò in tutti gli altri incontri che faremo». Una speranza che nasce dall’auspicio che «ci siano altri ragazzi che continueranno a levare in alto questa agenda rossa», il simbolo che raccoglie il movimento attorno all’oggetto che raccoglieva gli appunti del giudice Borsellino, sparito poco dopo la sua morte.


 



Ed è stato un altro giudice, Nino di Matteo, a raccontare la travagliata vita che è costretto a condurre per aver scelto di stare dalla parte della legalità. «Questo paese potrà ancora contare sulla forza di indignazione di tanti cittadini» ha commentato il magistrato, definendolo «l’aspetto più positivo di tutta questa vicenda che io sto vivendo da magistrato».

Ad organizzare l’emozionante incontro che ha sentito risuonare nell’aula le appassionate parole non solo di Di Matteo ma anche di Borsellino è stato il Gruppo di Varese del Movimento delle Agende Rosse, coordinato da Anna Parisi e Giancarlo Finessi e costituito da cittadini che agiscono affinché sia fatta piena luce sulla strage di Via D’Amelio a Palermo del 19 luglio 1992.



di Stefania Radman (www.varesenews.it)















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