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Un compleanno da non dimenticare Palermo festeggia Paolo Borsellino PDF Stampa E-mail
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Scritto da Gilda Sciortino   
Lunedì 19 Gennaio 2015 14:41
Un compleanno da non dimenticare <br>Palermo festeggia Paolo Borsellino

di Gilda Sciortino - 19 gennaio 2015

Per celebrare i 75 anni del giudice assassinato nella strage di via d’Amelio, oggi al Teatro Santa Cecilia, il Movimento delle Agende Rosse ha organizzato una vera e propria kermesse aperta alla città

La città festeggia i 75 anni di un protagonista della storia siciliana: nel giorno del compleanno del giudice Paolo Borsellino – assassinato da Cosa nostra, con cinque agenti della sua scorta, nella strage di via d’Amelio nel ’92 – gli Istituti Maiorana e la scuola media Borgese XXVII Maggio celebrano l’anniversario del 19 gennaio con alcuni momenti di riflessione e di dibattito sulla vita del magistrato. Il clou dell’evento sarà al Teatro Santa Cecilia, nell’omonima piazza del centro storico cittadino, dove il Movimento delle Agende Rosse ha organizzato una vera e propria kermesse aperta alla città.

A partire dalle 21, sul palco di questo spazio messo a disposizione dalla Fondazione Brass Group, si alterneranno diversi testimoni della vita culturale siciliana, uniti per offrire un momento unico di  riflessione volto a fare in modo che Paolo Borsellino non venga ricordato solo un giorno dell’anno, il più tragico della sua vita.

«Questo vuole essere un giorno memorabile – afferma Salvatore Borsellino – da condividere con quanti hanno conosciuto e apprezzato non solo il lavoro di mio fratello, ma anche la sua profonda umanità. Mi dispiace solamente che, invece di essere oggi alla seconda, non si sia all’edizione numero 23».

La manifestazione sarà presentata da Maurizio Midulla e Francesca Capizzi, che via via cederanno il microfono a ospiti del calibro di Sergio Vespertino, Rosanna Guzzo, Salvo Piparo, Totò Cascio e Stefania Blandeburgo. Ad accompagnare le performance e le tante esibizioni offerte a titolo gratuito, ci saranno letture ma anche un video sulla vita di Paolo Borsellino, realizzato da Domenico Rizzo, in collaborazione con Linda Grasso, Rosanna Melilli e Roberta Gatani, delle Agende Rosse di Palermo. Ci saranno poi Riccardo Randisi, Lucia Garsia, la poetessa Lina La Mattina, il pittore Gaetano Porcasi, a fotografa Letizia Battaglia e la musica araba con Valentina Miranda, Daniele Guttilla e Armando Fiore. Ognuno porterà la propria testimonianza e il ricordo concreto del giudice.

Importante e atteso da molti sarà il dibattito con le testimonianze dei giornalisti Umberto Lucentini, autore del libro “Paolo Borsellino, il valore di una vita”, Giorgio Bongiovanni, direttore di Atimafia Duemila e coautore del libro “Gli ultimi giorni di Paolo Borsellino”, Salvo Palazzolo del quotidiano “La Repubblica”, infine Salvatore Borsellino. Modera il giornalista Aaron Pettinari. Una serata alla quale partecipare, se si sente veramente che, quel tragico 19 luglio del ’92, la morte di Paolo Borsellino ha tolto qualcosa non solo ai suoi cari.

Un appuntamento, questo, che assume un ulteriore significato in quanto vigilia di un’altra ricorrenza. Il 20 gennaio, infatti, saranno esattamente 365 giorni dalla nascita di “Scorta Civica”, il comitato di associazioni e cittadini costituito in seguito alle minacce del dicembre 2013 nei confronti di Nino Di Matteo, il magistrato che, insieme ai colleghi Teresi, Del Bene e Tartaglia, porta avanti il processo trattativa Stato-mafia

«Il presidio permanente, che ormai viene effettuato da un anno – spiegano gli organizzatori – è anche volto al sostegno di tutti magistrati minacciati dalla mafia, che oggi fanno vivere l’esempio di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino nel proprio lavoro, alla ricerca della verità e della giustizia. Vuole anche essere l’occasione per rinnovare lo sdegno di doversi sostituire, sia pur simbolicamente, alle istituzioni e ai mezzi di informazione che latitano ».

“Scorta civica: un anno di presidio” è il titolo di questa seconda manifestazione che, dalle 9.30 alle 13, vedrà prendere vita a una sorta di “Agorà” in piazza Vittorio Emanuele Orlando, di fronte il Palazzo di Giustizia. In programma un flash mob seguito da un momento di riflessione e confronto sull’esperienza del presidio, al quale contribuiranno alcuni familiari vittime di mafia. Due giorni importanti, dunque, non solo per la città di Palermo, ma per tutti quegli italiani che, con la morte di Paolo Borsellino e di Giovanni Falcone, hanno perso due pilastri importanti per la democrazia e la giustizia.

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