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Lettera del gruppo 'Fraterno sostegno ad Agnese Borsellino' ad Enzo Bianco PDF Stampa E-mail
Editoriali - Lettere Aperte
Scritto da Amministratori del gruppo 'Fraterno sostegno ad Agnese Borsellino'   
Mercoledì 19 Novembre 2014 22:47
di Amministratori del gruppo 'Fraterno sostegno ad Agnese Borsellino' - 19 novembre 2014

Egregio Sindaco Bianco,

E’ di queste ore la notizia di un’aggressione nei Suoi confronti e, prima di entrare nel merito dei motivi per cui abbiamo deciso di scriverLe, ci permetta di esprimerLe la nostra solidarietà, dal momento che come gruppo ispirato alla signora Agnese Borsellino, condanniamo ogni forma di violenza sempre e comunque.
Noi ci rivolgiamo a Lei, in quanto da diversi mesi seguiamo con interesse e partecipazione la travagliata vicenda che vede i gestori dell’associazione no-profit “La città invisibile” alla ricerca di una sede per ospitare i bambini dell’orchestra “Falcone e Borsellino” e che pochi giorni fa sembrava aver trovato il miglior lieto fine con l’assegnazione da parte dell’amministrazione comunale del Centro Midulla, situato all’interno del quartiere di San Cristoforo, e ritenuto ideale per gli scopi educativi dell’associazione.
Poi però, i retroscena del contratto da Voi proposto ai gestori della Città invisibile e successivamente da loro divulgato mediante diversi siti online, ci ha fatto rabbrividire; le clausole del contratto appaiono inaccettabili anche a chi di contratti immobiliari non è intenditore, dal momento che, secondo la nostra interpretazione, si potrebbero sintetizzare in “voi mettete a posto il centro, lo mantenete, e poi lo usate…. dividendolo però anche con noi che lo useremo per un minimo di sedici ore settimanali”. In più sono presenti clausole che permetterebbero all’amministrazione comunale di rifarsi sul patrimonio dei gestori dell’associazione in caso di diattribe economiche e, cosa abbastanza strana, si parla di contratto a tempo determinato senza che vi sia però una data di fine contratto.
Lei, Sindaco Bianco, è stato eletto dal popolo per occupare la poltrona di primo servitore dei cittadini di Catania, ed è consapevoli e rispettosi di a questa importante responsabilità da Lei assunta che le rivolgiamo queste domande:
1) Perché  una società no profit, nata con lo scopo di aiutare i bambini ad uscire dal fango delle strade intrise di malavita catanesi, non può avvalersi serenamente dell’appoggio di una giunta comunale che sicuramente è la prima ad avere interesse a salvaguardare questi bambini dall’ombra lunga e sinistra della malavita organizzata?
2) Perché i gestori di una società no-profit che non fa girare denaro ma si occupa di giovani cittadini che un giorno potrebbero essere importanti musicisti e orgoglio della Sicilia non riescono a trovare un’alchimia col primo cittadino di Catania che ha sicuramente tra gli obiettivi della sua missione la crescita culturale di Catania?
3) Perché a un’associazione che non ha un badget aziendale e i cui amministratori sono persone comuni che riversano le proprie energie e le poche possibilità economiche a loro disposizione in questo progetto, viene proposto un contratto decisamente oneroso con ulteriori clausole che rischiano non solo di mettere in difficoltà l’associazione ma addirittura i beni patrimoniali privati degli amministratori stessi?
4) Perché tra le risorse economiche gestite dall’amministrazione catanese non è possibile rintracciare una somma sufficiente a rimettere in sesto il Centro Midulla in maniera da renderlo agibile per dei bambini che altro non vogliono che suonare i propri strumenti ogni giorno?
In casi come questi, Sindaco Bianco, è facile farsi prendere dallo sconforto e dal nervosismo e cedere ad accuse spesso infondate e verbalmente errate; noi di Fraterno Sostegno ad Agnese Borsellino non siamo abituati a questo genere di polemiche e preferiamo seguire la strada indicataci dalla signora Agnese, esempio di stile, dignità, comunicatività, rispetto, educazione e determinazione, ed è seguendo questi valori che ci rivolgiamo a lei chiedendole di rivedere celermente la situazione.
I bambini dell’orchestra “Falcone e Borsellino” hanno bisogno di un sito dove suonare; dove non vi siano altre persone che loro e i gestori della “Città invisibile”; dove possano stare al caldo; dove possano sentirsi sicuri; dove nessuno li possa avvicinare con idee pericolose; dove la loro musica possa migliorare e divenire suono di libertà; dove non debbano avere paura di niente; dove i muri non siano macchiati da perdite d’acqua ma piuttosto bianche e luminosi come il sorriso di questi bambini;
Sindaco Bianco, lo vede? Non stiamo chiedendo l’America; stiamo chiedendo la Sicilia, una Sicilia che dimostri al mondo che certe etichette troppo facilmente appiccicate alla storia di quest’isola possono essere staccate con un semplice gesto; una Sicilia che dimostri al mondo che i primi cittadini sanno prendersi cura dei loro figli più deboli.
Sia un esempio Sindaco. Tracci una strada da seguire per chi verrà dopo di Lei; dipinga un quadro da far vedere a tanti altri primi cittadini d’Italia; faccia in modo che anche a Catania si possa respirare quel "fresco profumo di libertà” che si oppone all'olezzo del compromesso morale.
Noi crediamo nelle istituzioni e siamo sicuri che questo nostro appello non La lascerà indifferente.

Grazie per l’attenzione dataci
Arrivederci
GLI AMMINISTRATORI DEL GRUPPO “FRATERNO SOSTEGNO AD AGNESE BORSELLINO”

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