di Beatrice Andolina - 9 Luglio 2014
OLFATTO - Risento finalmente la freschezza nell'aria di quel profumo di Libertà che accomuna tutti gli attivisti dei movimenti antimafie.
VISTA - Rivedo quegli sguardi pieni di futuro e di cose da cambiare con la consapevolezza assoluta di poterle vedere realizzare e vivere. Una follia allo stato cosciente!
GUSTO - Il sapore che sento è sempre lo stesso: amaro; attaccaticcio e sa di vecchio. Di stantio. Di slogan elettorali. Di perdigiorno che avviluppano le loro forze in impegni mai presi e mai portati a termine. Di persone oneste impegnate nella lotta al marcio ed al corrotto, semplicemente destituite dal proprio incarico istituzionale, automaticamente liberate dalla protezione dei corpi speciali, restituite all'anonimato, ma soprattutto "rese finalmente innocue". E tutto senza aver fatto saltare neanche un piccolo pezzo di cornicione. Tutto perfettamente "legale"!
TATTO - Ripercorro le immagini delle tante cerimonie di Stato. Le corone di fiori. Le dichiarazioni rilasciate dalle autorità. Un gran da fare in questi giorni di fine Maggio e metà Luglio! Chi dice la propria. Chi la scrive su Facebook come fosse un'epigrafe visibile a tutti. Ma poi quel che resta sono solo i conti dei fiorai, gli affitti delle sale conferenza, le cene o i pranzi con i Vip istituzionali e non. Tanto giornalismo, giornalisti vecchi e nuovi, trasferte e collegamenti e tanta carta stampata. Con un'impennata nelle vendite e negli ascolti.
UDITO - Ma ecco il leggero sibilo, come un breve respiro, del silenzio delle 16:58. Tutto è passato. Tutto è presente ora. Il vuoto grande. La deflagrazione interna a noi. Il nostro stomaco che si contorce. Il brutto nelle sale dei bottoni. E qui per strada, tutto intorno a noi: la consapevolezza di non dover mollare.
Via D'Amelio 2014, Via D'Amelio 1992.