«Se gli ‘amici romani’ della Mafia toccano Di Matteo, stavolta non staremo a guardare». Un messaggio forte quello scritto nello striscione di apertura della manifestazione organizzata da Scorta Civica, e a cui ha aderito anche Anpi Palermo, per esprimere solidarietà al pm Nino Di Matteo e al pool di magistrati che indagano sulla ‘presunta’ Trattativa Stato-mafia.
Partito dal Palazzo di Giustizia, il corteo – che ha visto anche la partecipazione di Salvatore Borsellino – si è snodato fino in Prefettura, dove sono state consegnate le firme di una petizione al prefetto Francesca Cannizzo, per chiederle di spingere il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ad autorizzare il prima possibile il “bomb jammer”, il dispositivo che inibisce l’utilizzo di telecomandi che possano far esplodere bombe a distanza, per Di Matteo e la sua scorta.