Questa affermazione di Giovanni Falcone nel tragico 1992 dimostrava la sua consapevolezza e la sua lucida visione di quanto le arroganze della mafia fossero conseguenza e causa dei travagli della politica. Ma in questi giorni quella frase si ripresenta in tutta la sua terribile attualità.
Riprendendo perciò quell’ ammonimento, quel vero e proprio appello, il Comune di Benestare (RC) in rappresentanza dell’intera città oggi vogliono manifestare vicinanza e solidarietà ad Antonino Di Matteo e agli altri magistrati della Procura di Palermo: dal Procuratore Generale Roberto Scarpinato al Procuratore Aggiunto Vittorio Teresi, ai Sostituti Procuratori Francesco Del Bene e Roberto Tartaglia, tutti di nuovo esplicitamente minacciati di morte in questi ultimi giorni dal capo di Cosa Nostra, l’ergastolano Salvatore Riina.
Allo stesso tempo vogliamo che questa voce arrivi chiara e forte nei luoghi da dove queste minacce sono partite, perché la mafia ha il suo potere nel silenzio; una voce che nel cammino prenda forza dal consenso dell’intera nazione, ripresa e rilanciata dai comuni più periferici alle più alte Istituzioni.
Una voce che da tutta Italia dica: guai a chi osa sfidare la sovranità dello Stato, nelle sue articolazioni e nei suoi uomini più esposti e, quindi, più preziosi e coraggiosi, guai a chi attenta al desiderio di pace e alla legittima pretesa di giustizia della comunità.
Un richiamo ed un monito intesi a ricordare che lo Stato dobbiamo essere noi cittadini e che non consentiremo si ripetano dolore e lutti delle stragi e dei crimini del passato.
Il Sindaco di Benestare (RC) Rosario Rocca pertanto da piena solidarietà e sostegno all’operato dei PM di Palermo che continuano con elevata professionalità e sentimento di libertà ad indagare a tutto campo sulla mafia, sul suo operato e sui suoi legami con figure rappresentative delle istituzioni affinché venga resa piena giustizia e si completi il processo di massima trasparenza dovuto all’intera comunità italiana.