Palermo non mi piaceva, per questo ho imparato ad amarla.
Perché il vero amore consiste nell'amare ciò che non ci piace per poterlo cambiare. Paolo Borsellino
“Abolire l’ergastolo avrebbe dunque un solo effetto: l’uscita di centinaia di boss, compresi quelli delle stragi del 1992-1993, detenuti da quasi venti anni”.
Noi non siamo così magnanimi come l’editoriale del “Il fatto” di oggi, infatti è un dato processuale incontrovertibile che a Salvatore Riina qualcuno lo ha promesso che l’ergastolo e il 41 bis sarebbero stati buttati a mare a tempo debito.
Ci siamo arrivati a quel fatidico giorno in cui “le cambiali si pagano”, infatti quasi tutti i partiti sono impegnati, attraverso chi non sa nulla delle stragi del 1993 i classici “utili idioti”, a lavorare per far decadere il "fine pena mai" anche per la mafia stragista.
Anzi, a far cadere l’ergastolo e il 41 bis, solo per la mafia stragista del 1993, perché giusto in Italia di fatto nessuno ha l’ergastolo certo.
Ergastolo è una parola vuota nel nostro ordinamento, mantenuta ferma, fino ad oggi, giusto solo per i boss delle stragi terroristiche eversive del 1993 e quindi è chiaro che il regalo che in queste ore si cerca di incartare con di fiocco inneggiante i diritti umani, è solo ed esclusivamente per loro per i mafiosi stragisti del 1993, che premono e vogliono uscire dal carcere e andare a casa.
Bisognerà però passare sui nostri cadaveri, come a suo tempo fu per i nostri figli quando fior di ladroni in questo Paese promisero a Riina di annullare il fine pena mai, in cambio della strage di via dei Georgofili.
Cordiali saluti
Giovanna Maggiani Chelli
Presidente Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili