Davanti alle difficoltà non bisogna arrendersi.
Al contrario, devono stimolarci a fare sempre di più e meglio, o superare gli ostacoli per raggiungere i risultati che ci siamo prefissati.
CALTANISSETTA, 22 MAR - L'avvocato Fabio Repici, legale di Salvatore Borsellino, il fratello del giudice ucciso dalla mafia nel 1992, ha chiesto la citazione come testimone al nuovo processo che si e' aperto oggi a Caltanissetta per la strage di Via D'Amelio del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Illustrando le sue richieste istruttorie il legale ha indicato tra i testi da ascoltare - spetta ora alla Corte d'Assise decidere se ammetterlo - il Capo dello Stato che, all' epoca dell'eccidio, era presidente della Camera e, proprio per il suo ruolo, secondo il legale, era, ''un osservatore privilegiato di quanto avveniva nei palazzi del potere''. Repici ha motivato la necessita' di sentire Napolitano anche sulla base di quanto il presidente ha scritto in una lettera indirizzata alla figlia del suo predecessore Oscar Luigi Scalfaro. ''Il Capo dello Stato - ha spiegato l'avvocato - ha detto di avere accompagnato Scalfaro nei momenti decisivi del tragico biennio delle stragi di mafia''.