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Commissione Antimafia, votato l'indice della relazione ma non le conclusioni PDF Stampa E-mail
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Scritto da Adnkronos   
Martedì 22 Gennaio 2013 18:31
Roma, 22 gen. (Adnkronos) - E' stata approvata con tre astenuti la relazione conclusiva sull'attivita' svolta dalla commissione parlamentare Antimafia. A palazzo San Macuto il voto sul documento 'tecnico' e' arrivato nel pomeriggio, dopo che la prima seduta convocata per le 11,20 era stata aggiornata per mancanza del numero legale. Il si' all'indice del ''resoconto'' dell'attivita', come e' stata piu' volte definita dal presidente Giuseppe Pisanu, e' arrivato pero' con l'astensione dei commissari Giuseppe Lumia e Costantino Garraffa, entrambi del Pd, e di Fabio Granata, deputato di Fli, che della commissione e' anche vice presidente. ''Dopo il lavoro di indagine fatto sulle stragi, bisognava dire, senza se e senza ma, che la trattativa Stato-mafia ci fu'', ha dichiarato il parlamentare finiano lasciando Palazzo San Macuto, riferendosi alle 'conclusioni' del presidente Pisanu. ''La trattativa ci fu e sulla trattativa fu immolato Paolo Borsellino'', ha rimarcato Granata. Oggi, dunque, la commissione ha votato l'indice della relazione conclusiva, le prime 50 pagine del documento complessivo, che elenca le attivita', la cronologia e missioni svolte. Sulle altre 800 pagine, che compongono i sei allegati (tra cui le conclusioni di Pisanu), i commissari si sono invece presi 8-10 giorni di tempo per approfondire e di portare eventuali integrazioni o modifiche al documento finale. Netto, intanto, il giudizio di Giuseppe Lumia: ''Non e' mai successo -ha spiegato- che una relazione finale di un organo politico come l'Antimafia si chiuda senza una parola di giudizio''.
''Abbiamo in pratica votato un indice del lavoro svolto. Manca un giudizio politico finale da parte dell'Antimafia'', sottolinea Laura Garavini, capogruppo del Pd, per la quale la scelta delle 'comunicazioni' fatta da Pisanu al posto di una proposta di relazione finale, sia pure non votata, ''ha di fatto impedito che si presentassero relazioni di minoranza''. In mattinata, era stata invece approvata con due voti contrari la delibera sulla pubblicita' degli atti, che stabilisce quali documenti sono pubblici e quali, invece, deve essere riservati per un dato periodo di tempo. ''Questa commissione -ha sottolineato Pisanu- e' stata dignitosamente all'altezza di quelle che l'hanno preceduta. Siamo riusciti sempre a lavorare con spirito di unita', e non abbiamo mai offerto alle mafie l'immagine di una commissione divisa''. Nella relazione trovano posto le attivita' svolte, le audizioni svolte in quasi 5 anni di lavoro e altri documenti che ''a causa dello scioglimento delle Camere -come ha spiegato lo stesso presidente dell'Antimafia- non sono purtroppo arrivati al voto'' ma possono essere messi a disposizione di una prossima indagine parlamentare. Per il senatore dell'Idv, Luigi Li Gotti, il lavoro della commissione ha accertato che ''l'estensione del fenomeno mafioso e' un fatto oggettivo''. Cosi' come resta il ''rammarico per la mancata introduzione del concorso esterno e soprattutto del reato di autoriciclaggio. In quattro anni -ha rimarcato- e' mancata la volonta' politica'' di varare questi provvedimenti. Critico anche Raffaele Lauro, senatore del Gruppo Misto. Sul gioco d'azzardo, rimarca, ''la commissione Antimafia ha fatto il suo dovere, il governo e le Camere no. La mancata regolamentazione antimafia del gioco d'azzardo, a causa delle pressioni delle lobby, e' una pagina vergognosa della storia politico-istituzionale del nostro paese. Questa resta una macchia'', taglia corto Lauro.

Adnkronos
 

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