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Home Documenti Ass. Georgofili: 'Feriti da un'informazione mediatica sensibile solo ai numeri d'ascolto'
Ass. Georgofili: 'Feriti da un'informazione mediatica sensibile solo ai numeri d'ascolto' PDF Stampa E-mail
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Scritto da Giovanna Maggiani Chelli   
Sabato 12 Gennaio 2013 20:33
12 gennaio 2013. Nove milioni di ascolti per l'ex Presidente del Consiglio da Santoro.
Non che a noi interessi più di tanto, in fondo l'unico in Italia che ci ha chiamati per capire come eravamo messi dopo che avevamo patito le stragi del 1993, è stato il Presidente del Senato Renato Schifani.
Lasciamo ancora oggi in home page del nostro sito, senza archiviare, la foto di quando incontrai il Presidente Schifani, a dimostrazione di quanto fu importante per noi quell'incontro, non eravamo mai stati ricevuti da nessuno negli anniversari della strage per capire come stavamo e quali fossero i nostri problemi.
Infatti negli anni siamo andati anche davanti alla Prefettura di Firenze con gli striscioni per farci ascoltare e poter accedere al Fondo 512 del 1999 con le nostre cause civili contro la mafia, perché noi abbiamo portato in causa Salvatore Riina e Giuseppe Graviano, ebbene tutti sordi, di governo in governo, tranne il Presidente del Senato di un governo Berlusconi.
Siamo sempre stati lontani dalla politica, sappiamo bene come fu bipartisan il patto con "cosa nostra" che portò all'utilizzo di 277 chili di tritolo contro i nostri parenti che sono morti o sono rimasti invalidi all'80% della capacità lavorativa, per questo da 20 anni aspettiamo processi chiarificatori non alla mafia che è già stata processata ampiamente, ma ad altri che ci facciano capire da che parte stanno gli stragisti in Italia.
Tuttavia coscienti come siamo che troppe leggi anche durante i governi Berlusconi abbiano favorito la mancanza di verità per le nostre battaglie giudiziarie per le stragi del 1993, così come hanno posto limiti alle nostre battaglie civili per la legge 206 del 2004 non possiamo non esserci domandati giovedì 10 gennaio 2013, perché abbiamo dovuto ascoltare un ex capo di governo vantarsi quale cittadino privato di pagare giornalmente 200 milioni delle vecchie lire di alimenti alla sua ex moglie e sentirlo inveire contro la carica pubblica da lui ricoperta per tante volte, dicendo che il Presidente del Consiglio in questo Paese non ha poteri.
I familiari delle vittime delle stragi anche quelle del 1993 devono combattere ogni giorno con il tormento che quando lasceranno i figli invalidi all'80% della capacità lavorativa, perché se le carte sono 40 i genitori moriranno prima dei figli invalidati dal tritolo stragista, questi non avranno una pensione.
Quindi ribadendo che non abbiamo potuto non domandarci come mai veniva data l'opportunità di una arena come quella di Santoro ad un uomo che ha sbattuto in faccia alla gente il suo denaro privato, visto che è lo stesso uomo che ha avuto la possibilità quale Capo del Governo di non far dare la pensione ai nostri figli invalidi, consegnando a suo tempo le pratiche di richiesta nelle mani del Consiglio di Stato che con una interpretazione che non osiamo definire, ci ha precluso tutto.
Abbiamo vissuto la corrida che si è svolta sulla La7 giovedì scorso, come il giorno in cui Santoro ha portato in Tv il figlio di Provenzano a difendere il padre che ha fatto da boia, con la corda senza sapone, per i nostri figli.
Voglio dire, però, che avremmo vissuto la stessa frustrazione se il tutto fosse avvenuto in una qualunque altra trasmissione televisiva, ovvero è l'informazione mediatica insensibile a tutto tranne ai numeri dell'ascolto che ci ferisce in generale e l'insensibilità di chi comunque va con grande curiosità e naturalezza all'arena a vedere sbranare i cristiani".

Giovanna Maggiani Chelli
Presidente Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili










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