Davanti alle difficoltà non bisogna arrendersi.
Al contrario, devono stimolarci a fare sempre di più e meglio, o superare gli ostacoli per raggiungere i risultati che ci siamo prefissati.
E’ un uomo di 57 anni residente a Santa Flavia (Palermo) il “fornitore” dell’esplosivo utilizzato per le stragi e gli attentati di mafia del 1993. Si chiama Cosimo D’Amato ed è stato arrestato ieri con l’accusa di avere fornito, in modo continuativo, ingenti quantitativi di tritolo utilizzati dagli uomini di Cosa nostra per le stragi avvenute a Firenze, Roma e Milano negli anni 1993-1994. D’Amato è cugino di primo grado del boss palermitano Cosimo Lo Nigro, condannato per le stragi mafiose del ’92.
D’Amato è accusato di strage, devastazione e di detenzione di esplosivo, per aver concorso agli attentati, tra l’altro, con i boss Totò Riina, Bernardo Provenzano, Filippo e Giuseppe Graviano e Matteo Messina Denaro. Secondo l’accusa, l’esplosivo recuperato da D’Amato venne consegnato al commando predisposto dal boss Francesco Tagliavia. Tagliavia è stato l’ultimo boss ad essere stato condannato in primo grado a Firenze, nel 2011, per le stragi. Gli investigatori risalirono a Tagliavia grazie alle testimonianze del collaboratore Gaspare Spatuzza, ex uomo di fiducia dei boss di Brancaccio.
L’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere è stata emessa dal gip Anna Favi e eseguita da personale del Centro Operativo della Direzione Investigativa Antimafia di Firenze. L’arrestato avrebbe procurato l’esplosivo per gli attentati di via Fauro (14.5.1993), San Giovanni in Laterano e San Giorgio al Velabro (28.7.1993), per il fallito attentato allo Stadio Olimpico (23.1.1994) a Roma. E poi ancora via dei Georgofili a Firenze (27.5.1993); via Palestro a Milano (27.7.1993). Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, per le stragi mafiose del 1993 a Firenze, Milano e Roma venne usato del tritolo recuperato in mare da residuati bellici.
La conferenza stampa, nel corso della quale verranno illustrati i risultati delle indagini, si terrà alle 11.30 negli uffici della Dia, centro operativo di Firenze.