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"Istituzioni pulite": a Roma catena umana e Notte della legalità PDF Stampa E-mail
Editoriali - Manifestazioni
Scritto da Movimento delle Agende Rosse   
Lunedì 26 Settembre 2011 17:48

Paolo Borsellino: "L'equivoco su cui spesso si gioca è questo: quel politico era vicino ad un mafioso, quel politico è stato accusato di avere interessi convergenti con le organizzazioni mafiose, però la magistratura non lo ha condannato quindi quel politico è un uomo onesto. E no, questo discorso non va perché la magistratura può fare soltanto un accertamento di carattere giudiziale, può dire, beh, ci sono sospetti, ci sono sospetti anche gravi ma io non ho la certezza giuridica, giudiziaria che mi consente di dire quest'uomo è mafioso. Però siccome dalle indagini sono emersi altri fatti del genere altri organi, altri poteri, cioè i politici, le organizzazioni disciplinari delle varie amministrazioni, i consigli comunali o quello che sia dovevano trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze tra politici e mafiosi che non costituivano reato ma rendevano comunque il politico inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Questi giudizi non sono stati tratti perché ci si è nascosti dietro lo schermo della sentenza: questo tizio non è mai stato condannato quindi è un uomo onesto. Il sospetto dovrebbe indurre soprattutto i partiti politici quantomeno a fare grossa pulizia, non soltanto essere onesti, ma apparire onesti facendo pulizia al loro interno di tutti coloro che sono raggiunti comunque da episodi o da fatti inquietanti anche se non costituenti reati." (dalla lezione del 26 gennaio 1989 all'Istituto Tecnico Professionale di Bassano del Grappa)


Non crediamo che ci sia da aggiungere altro per spiegare i motivi per cui il Movimento delle Agende Rosse aderisce e promuove la manifestazione "Istituzioni pulite".

Di seguito l'appello degli organizzatori:

Mercoledì 28 settembre, la Camera dei Deputati voterà, alle ore 16, sulla mozione di sfiducia nei confronti del ministro delle Politiche agricole Saverio Romano, su cui pende una richiesta di rinvio a giudizio per concorso in associazione mafiosa...

Sentiamo il dovere, al di là di schieramenti, partiti, appartenenze, ideologie e ruoli, di sottolineare in concreto l’esigenza, per il popolo italiano, di istituzioni pulite; che non abbiano, cioè, rapporti con alcuna forma di criminalità organizzata. Questo vuol dire che occorre uscire fuori dell’ambito virtuale, fuori della rete, fuori di social network e blog, per una presenza libera e incisiva nella realtà.

Il 28 settembre, ci ritroveremo alle ore 15,30 in piazza Montecitorio per una catena umana a difesa di una sede primaria della democrazia, la Camera dei Deputati. Consapevoli che la sovranità appartiene al popolo ed è solo in nome del popolo che si amministra lo Stato.

Invitiamo a partecipare le famiglie, le scuole, le associazioni, i movimenti, i cittadini, i partiti e i politici che intendano sostenere questa iniziativa, concepita al di là di ogni opposizione e dialettica politica.

Crediamo che non ci si possa più dividere e che sia insispensabile abbandonare lo schema della lotta alle categorie (politiche, partitiche et coetera).

Crediamo che sia fondamentale superare la rassegnazione, prodotta da un preciso sistema ideologico, culturale e mediatico. Crediamo che, soprattutto in questo momento di crisi, occorra credere fermamente nella forza della parola, dell’aggregazione e dell’azione comune.

A Roma, sempre il 28 settembre, in serata - e lo comunicheremo tramite tutti i siti dei soggetti che aderiranno - saremo nuovamente insieme per la Notte della legalità (luogo e ora da stabilire), un’occasione di riflessione condivisa a cui vorremmo partecipassero voci impegnate nella diffusione della cultura della legalità.

Che le istituzioni non abbiano al loro interno connivenze con l’antistato è una pretesa, fondata, legittima, inderogabile e improrogabile. Negli ultimi mesi, il parlamento si è occupato tante volte di richieste d’arresto da parte della magistratura o di vicende che, ferma restando per ogni indagato la presunzione d’innocenza, gettano comunque pesanti ombre sulla gestione del potere pubblico.

La corruzione - che oggi è un aspetto preminente del fenomeno mafioso, legata alla collusione - è il male dell’Italia: ha un costo altissimo, impoverisce il Paese, ferma lo sviluppo economico, civile e sociale e cancella le possibilità di lavoro e d’impresa, soprattutto per le nuove generazioni. Il suo dilagare, il fatto che essa si sia estesa come cancro in metastasi, ha creato una frattura enorme fra governanti e governati, fra politica e cittadini, i quali hanno perduto la fiducia verso le istituzioni e oggi si trovano a dover pagare, con le manovre in corso, errori e orrori commessi a palazzo.

Le istituzioni devono essere pulite, e vogliamo iniziare dal prossimo 28 settembre un percorso comune per raggiungere l’obiettivo.

Per queste ragioni e con questo spirito, attendiamo le vostre adesioni, chiedendo la massima divulgazione e partecipazione a tutti coloro che condividono la necessità di Istituzioni pulite.

Emiliano Morrone

da LaVoceDiFiore.org

 

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