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Salviamo Frediano: missione compiuta PDF Stampa E-mail
Editoriali - In evidenza
Scritto da Redazione 19luglio1992.com   
Sabato 27 Novembre 2010 20:18

“Non sempre le scelte giuste sono quelle più facili”, anzi forse è quasi sempre così; e Frediano questo lo ha dimostrato fin dal 1992 quando ha deciso di fondare la sua associazione sos Racket e usura e combattere al fianco delle numerose vittime dell’estorsione. Una scelta giusta, di alto valore civico e morale e, come sempre accade in Italia, tali scelte sono anche conseguenza di un isolamento lento e inesorabile che può portare come in queste caso a ricorrere a rimedi estremi.

Ancora una volta c’è stata la risposta della società civile; stamattina, come avevamo preannunciato due giorni fa, ci siamo riuniti sotto casa di Frediano per esprimergli tutta la nostra solidarietà e a turno siamo entrati a casa sua per salutarlo. Ho voluto abbracciarlo e stringerlo forte forte, senza dirgli nulla. Mi ha emozionato farlo e ancor di più vederlo seduto sul divano accanto a Salvatore Borsellino,uniti più che mai in questa dura battaglia. Ricordo ancora la chiamata di Salvatore di due giorni fa “Desy, Frediano sta rischiando veramente, dobbiamo fare qualcosa, abbiamo solo due giorni ma lo dobbiamo fare”! Detto e fatto. 

Non eravamo in tanti ma perché non si è mai abbastanza in queste occasioni. Inoltre questa volta credo abbia inciso il poco tempo che abbiamo avuto a disposizione per organizzare il tutto. Qualcuno che aspettavamo è arrivato, per questo voglio credere che qualche risultato sia stato ottenuto. La mediazione di Giancarla Marchesi, assessore alle politiche sociali del Comune di Cesate (MI), ha permesso a Frediano di incontrare questa mattina Emanuele Fiano, rieletto deputato con il Partito Democratico alle lezioni del 13 e del 14 aprile 2008.

Dinnanzi alle richieste di Frediano e di chi come lui continua a denunciare la forte presenza del racket nel territorio milanese, Fiano si è assunto l’impegno di proporre , in vista di un decreto Milleproroghe, un emendamento per l’inserimento di una clausola che permetta, anche a coloro non possessori di partita IVA, di accedere ai fondi stanziati a favore delle vittime dell’usura. Inoltre presenterà un’interrogazione parlamentare riguardo alle numerose società (oltre 2000) che operano online al di fuori di previsioni legislative.

Per il momento abbiamo ottenuto questo impegno e speriamo vivamente che non siano solo parole. Di queste ne sentiamo troppe ogni giorno e ne siamo esausti. Tuttavia questa volta voglio essere fiduciosa

Ora mi auguro vivamente che il sacrifico di Frediano Manzi e della sia famiglia sia davvero servito a far smuovere le acque stagnanti nelle quali galleggiano le nostre Istituzioni. Se non fosse così Frediano non si fermerà e noi con lui non ci fermeremo.

In ultimo ci tengo molto a ringraziare coloro che hanno partecipato stamattina al sit-in e hanno reso possibile questa manifestazione: le Agende rosse di Milano, i giovani dell’Italia dei Valori, Qui Milano Libera con la presenza di Piero Ricca, gli studenti del Popolo Viola e gli amici di Beppe Grillo di Monza e Brianza. Ringrazio inoltre i giornalisti presenti che hanno seguito la vicenda di Frediano, tra i quali Claudio Messora, autore del video blog ByoBlu, Gaetano Pecoraro de Il Fatto Quotidiano, Alessandro Luè del settimanale Settegiorni e gli altri dei quali non conosco il nome.

Un grazie particolare va a tutti i miei compagni di lotta - Fanny, Angelo, Annamaria, Elena, Silvio e tanti altri - e alla grandezza di Salvatore Borsellino.


La Redazione di 19luglio1992




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leomignemi  - LA STRADA DELLA LEGALITÀ (27/11/2010)   |2010-12-08 22:38:49
http://www.youtube.com/watch?v=8WQCcrubE9k

In Italia, l'usura muove circa 18
miliardi di euro l'anno.
La manovra di correzione dei conti per il 2011 e il
2012 è di 25 miliardi di euro.
Ogni anno le denunce per usura sono circa un
centinaio.

Cosa vuol dire denunciare il proprio usuraio senza la garanzia dello
Stato?
Non è forse meglio l'omertà, pagare e tacere?
Da chi sono pagate le
campagne pubblicitarie sul gioco d'azzardo?
Perché non si fanno campagne di
sensibilizzazione dell'opinione pubblica per denunciare l'usuraio e garantire
l'usurato?
Le procure di Busto Arsizio e Milano, per dirne una, quanti episodi
di usura denunciano?
Un esempio: il 26 novembre 2010 a Saronno, sono stati
arrestati due estorsori senza alcuna denuncia da parte di imprenditori, che
hanno paura.
Riguardo l'operazione "infinito", i fatti dicono: 150
imprenditori sotto usura ed estorsione. Nessuna denuncia. Perché? Dov'è la
fiducia nello Stato, la garanzia d'essere tutelati? Denunciare i propri
estorsori vuol dire perdere lavoro, perdere commesse, perdere investimenti. Se
lo Stato non sostiene l'imprenditore, la mafia ha libero accesso all'economia
lombarda.
F. Manzi, dell'associazione SOS Racket e Usura, trade union tra
imprenditori e forze dell'ordine, ha due semplici proposte che favorirebbero la
denuncia:
1) abolire la norma che stabilisce che per poter accedere ai fondi
anti racket è necessario possedere una partita IVA. I piccoli imprenditori
senza partita IVA ne sono quindi esclusi.
2) Accorciare i tempi: attualmente i
fondi sono erogati dopo anni, costringendo chi denuncia a indebitarsi, il che è
un assurdo: l'imprenditore denuncia il proprio usuraio perché lo sta
indebitando e lo Stato fa lo stesso. Non garantendolo economicamente, infatti,
costringe l'imprenditore a indebitarsi dopo aver denunciato il proprio
usuraio.

Riguardo al primo punto, il 2 dicembre 2010 il governo si è impegnato
a inserire la norma nella legge sull'usura n.108/96

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