Frediano Manzi, ex presidente nonché fondatore dell’Associazione SOS Racket e Usura, non mangia da oltre una settimana e non beve da lunedì. Si rifiuta di prendere i farmaci che gli sono necessari per la cura della sua ipertensione cronica. Se continua così, Frediano entrerà in coma. Nonostante questo è disposto ad andare avanti.
Frediano sta protestando contro un sistema legislativo che non garantisce la dovuta tutela ai 600.000 cittadini italiani vittime annualmente di racket e usura. La legge anti-usura 108/1996 presenta dei punti alquanto discutibili sui quali Frediano si sta battendo. Una delle norme della legge 108 prevede lo stanziamento dei fondi a favore delle vittime di usura a cui possono accedere solo coloro che sono titolari di partita iva.

Ora Frediano è determinato a continuare lo sciopero della fame e della sete fino a quando le istituzioni non saranno disposte a discutere su quattro punti fondamentali della legge 108:

1.     emendamento della norma vigente che impedisce a tutti coloro che non hanno una partita iva di accedere ai fondi;

2.     accesso ai fondi in tempi ragionevoli;

3.    approfondimento sulla gestione delle iniziative antiracket e antiusura coordinate nel periodo 2003-2006 dall’ex commissario straordinario governativo Carlo Ferrigno;

4.     sequestro delle oltre 2000 sedicenti società finanziarie che operano via web al di fuori di previsioni legislative.

Vi aspettiamo Sabato 27 novembre alle ore 11.00 in Via Rismondi n°6 a Nerviano (MI) per esprimere tutto il nostro sostegno a Frediano Manzi. Non lasciamolo solo… non lasciamolo morire!

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