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Solidarietà a Lumia PDF Stampa E-mail
Editoriali - In evidenza
Scritto da Fabio Repici   
Sabato 16 Ottobre 2010 08:46
Personaggi della politica seriamente impegnati contro le mafie non ce ne sono stati molti. Qualcuno, però, c’è stato. E qualcuno ce n’è ancora. Non troppi, purtroppo. Anzi, troppo pochi.
   
Uno ho avuto la fortuna di conoscerlo. L’ho visto battersi contro le collusioni della mafia provenzaniana. L’ho visto battersi contro i depistatori di Stato che protessero gli assassini di Peppino Impastato. L’ho visto battersi contro il sistema di potere mafioso dominante in provincia di Messina. L’ho visto battersi contro le contiguità dell’imprenditoria siciliana con Cosa Nostra. L’ho visto battersi al fianco del sindaco Crocetta nella lotta per il riscatto di Gela. L’ho visto battersi al fianco dei familiari di tutte le vittime innocenti di mafia. L’ho visto battersi contro i politici collusi con la mafia annidati anche dentro il suo partito. L’ho visto battersi contro infedeli rappresentanti della magistratura. L’ho visto battersi contro la lobby politico-mafiosa che da anni si ingrassa con la gestione dei rifiuti.
   
Quest’uomo si chiama Giuseppe Lumia e fa il senatore per il Partito Democratico ma soprattutto nell’interesse dei siciliani onesti. Secondo alcuni, Lumia ha anche qualche difetto. Ad esempio, non è mai stato amico e frequentatore di boss mafiosi, come accaduto al senatore Crisafulli. Non ha mai dato copertura alle deviazioni del Ros e degli alti ufficiali impegnati nella trattativa fra Stato e mafia. Non ha dato nemmeno sostegno alla lobby giudiziaria investita anni fa dalle vergogne del Caso Catania.
   
Secondo qualcun altro, da ultimo Giuseppe Lumia ha la grossa pecca di aver condotto Raffaele Lombardo a varare una giunta alla quale sono estranei gli uomini di Totò Cuffaro, di Pino Firrarello, di Mirello Crisafulli, di Angelino Alfano e di Domenico Nania. Bene, anche in questo caso, io che pure non ho mai avuto alcuna simpatia per l’on. Lombardo non sono riuscito a comprendere il fondamento delle contestazioni fatte a Lumia.
   
Oggi, però, ho appreso che è stato deciso di ridurre le misure di protezione apprestate in favore di Peppe Lumia. Provo la nausea. Lo stesso Stato che fornisce la scorta al mafioso (certo, non ancora definitivo) Marcello Dell’Utri e a tanti altri squallidi soggetti, dice a Cosa Nostra di non avere più tanto interesse a proteggere l’incolumità del senatore Lumia. È una ritorsione in puro stile mafioso. I siciliani onesti non possono permettere che passi sotto silenzio. Per questo devono mobilitarsi da subito a sostegno di Peppe.


Fabio Repici (16 ottobre 2010)

















 

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Francesco Grasso  - FABIO   |2010-10-16 13:38:35
Lucida,precisa,puntuale e concreta è la tua analisi e descrizione dei
fatti.
Purtroppo il cancro va avanti da moltissimo tempo,indisturbato e senza
cure.
Oggi il cancro si può curare.
Le valorose Forze della Liberazione hanno
fatto molto e ancor più faranno.
Purtroppo la sterminata vastità del male
rende questi splendidi risultati poco visibili.
Bisogna trovare il modo di un
adeguato coordinamento e i risultati saranno visibili e sorprendenti.
Comunque

INDIETRO NON SI TORNA!!!!
Francesco Grasso  - LA PIU' AMPIA SOLIDARIETA' A BEPPE LUMIA   |2010-10-16 15:14:21
L'esposizione,spesso subdola ad alto rischio di qualsiasi persona,soprattutto di
quella ad elevato profilo etico-morale, è azione tanto perfida quanto
micidiale.
Si tratta di azione idonea a deprimere le capacità morali ed
operative dell'individuo al fine di ucidere lo Stato di Diritto,anzi lo
Stato.
Si tratta di attività complessa per le molteplici componenti che possono
caratterizzarla.
Principalmente di tre ordini,
amministrative,giudiziarie,sociali.
Le prime, eliminazioni di scorte; ancora
più perfide e spudorate le oltremodo palesemente immotivate sospensioni di
presidi difensivi personali quali il porto d'armi nel momento di particolare
bisogno,atto squisitamente intimidatorio; meschine e miserabili,anche
piccole,persecuzioni percepibili solamente dalle vittime.
Le seconde,abnormi ed
illogici provvedimenti giudiziari che hanno come fine la esclusiva salvaguardia
di criminali incalliti,idonei ad assicurare a costoro il controllo del
territorio attraverso la mortificazione ed il terrore dei cittadini onesti.Causa
primaria della genesi della criminalità organizzata.
Infine l'isolamento delle
vittime della criminalità organizzata,da parte della Società civile. Causa
della morte civile della vittima,anticamera di quella materiale.
COMPITO
PRIMARIO
delle Forze della Liberazione è quello di ASSICURARE LA VITA CIVILE a
queste vittime, e così impedirne la morte materiale.

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