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"Le Mafie ... a casa nostra" Verso il Forum Sociale Antimafia del Nord PDF Stampa E-mail
Editoriali - In evidenza
Scritto da Redazione 19luglio1992.com   
Domenica 19 Settembre 2010 23:08
Nell’estate dello scorso anno il Sindaco leghista del Comune di Ponteranica (Bergamo) ha deciso di togliere dalla biblioteca comunale l’intitolazione a “Peppino Impastato”. Il 26 Settembre del 2009 settemila persone sono scese nelle strade del paese sfilando pacificamente in corteo per chiedere il ripristino della targa recante il nome di Peppino, per esprimere la necessità morale, civile e politica di continuare nella lotta contro tutte le mafie.

Non si creda che la lotta alla mafia sia un problema relativo solo ad alcune parti d’Italia. E’ ormai noto quanto le mafie siano radicate su tutto il territorio nazionale e quanto è necessario che la vigilanza e la consapevolezza divengano patrimonio di tutte le cittadine e di tutti i cittadini.

Le indagini ed i processi degli ultimi anni hanno dimostrato che le mafie agiscono in tutti i settori dell’economia del Nord e della Lombardia in particolare: l’edilizia, la sanità, l’agricoltura, le grandi aziende. L’economia mafiosa, che mantiene la propria accumulazione primaria nei settori storici della droga, della prostituzione, del racket e delle estorsioni; che è stata capace di evolversi nelle ecomafie con cave e rifiuti, è oggi in grado di condizionare grazie ai capitali di cui è in possesso lo sviluppo stesso del nostro territorio come dimostrano il numero elevato di società e di pubbliche amministrazioni sciolte o commissariate per

infiltrazione mafiosa. Le ultime indagini sull’Expo 2015 ne sono la evidente conferma. E questo nell’indifferenza o nel peggiore dei casi, nel “silenzio assenso” di chi, come Lega e PdL, governa da vent’anni nei nostri territori.

In questo contesto, come avviene da decenni nelle terre a storica infiltrazione mafiosa, si sono sviluppate esperienze, pratiche … anticorpi. La società civile e politica ha saputo rispondere e sperimentare modi nuovi per ripristinare la cultura ed il rispetto della legalità, il coinvolgimento e la partecipazione, la risposta democratica alla prevaricazione mafiosa. E’ essenziale un percorso di ricerca di una definitiva via d’uscita dalla situazione che si è venuta a creare soprattutto al Nord, dove prevalenti sono le logiche del Sistema che tende spesso a “confondere” l’economia criminale con quella cosiddetta lecita e legale.

Questo il contenuto del “Forum Sociale Antimafia” che si è svolto a Cinisi dal 7 al 9 maggio di quest’anno. Il Forum è stato un importante momento nel quale tutte le realtà che “praticano” l’antimafia hanno cercato di realizzare un momento unitario di studio, di analisi e di lotta capace di contrastare “dal basso” il fenomeno mafioso. Questo vogliamo riproporre al Nord.

Lanciamo l’iniziativa di tre giorni di analisi, proposte e momenti di lotta, lanciamo la proposta di un “Forum Sociale Antimafia del Nord”, che riprenda e sviluppi il lavoro e la lotta iniziata a Cinisi.

Un’iniziativa nazionale unitaria dellediverse realtà associative e politiche realmente impegnate nella lotta alla mafia e che condividono la preoccupazioneche il nostro Paese stia scivolando verso politiche che rendono meno incisivi gli strumenti legislativi utilizzati nelcontrastare l’azione mafiosa: leggi ad personam, bavaglio all’informazione, azioni contro i magistrati che veramenteindagano, scudo fiscale…

Di fronte a tutto questo, lo sdegno per la rimozione di una targa alla memoria di Peppino Impastato potrebbe rimpicciolirsi fino a svanire. Oggi, difendere la memoria di Peppino Impastato, significa non solo rivendicare l’attualità dei suoi ideali e delle sue battaglie ma soprattutto lavorare perché questo impegno diventi una palestra, un laboratorio per svegliare le nostre coscienze unendo le forze, associando quanti ritengono ancora necessario reagire,testimoniare a difesa del principio di legalità così come sancito dalla nostra Costituzione.

Il 25 settembre 2010 uniamo le nostre voci, riportiamo i nostri passi per le strade di Ponteranica per chiedere il ripristino della targa e l’intitolazione della biblioteca a Impastato, per chiedere il rispetto della memoria storica del nostro Paese; per salvaguardare i valori di legalità, libertà e di solidarietà di cui Peppino è simbolo; per continuare a lottare contro tutti i razzismi e tutte le mafie; per promuovere culture di rispetto e di accoglienza; per rivendicare un’idea di “Paese” democratico che si faccia ponte e non frontiera verso il mondo.

 

Ponteranica, 3 agosto 2010

 
Comitato Peppino Impastato di Ponteranica
Casa Memoria Impastato – Cinisi (PA)
Comitato Felicia e Peppino Impastato – Bergamo

Centro siciliano di documentazione “Giuseppe Impastato” – Palermo

Tavola della Pace – Circolo “Peppino Impastato” Valle Brembana

 

Per info: http://forumantimafianord.wordpress.com; Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. ; facebook: forum antimafia del nord

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Volantino incontro[Volantino "Le Mafie ... a casa nostra -verso il Forum Sociale Antimafia del Nord"]19/09/2010 22:18

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