'La gente fa il tifo per noi' diceva Giovanni Falcone Stampa
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Scritto da Christina Pacella   
Domenica 03 Luglio 2016 10:24
di Christina Pacella - 3 luglio 2016

Ma come ben sappiamo nel 1992 “il tifo“ della gente non è bastato per salvare la vita di nessuno. Perché?  Una ipotesi potrebbe essere che la voce del Popolo non ha rilevanza all’interno dei palazzi del potere, all’interno di quelle stanze dove, a porte chiuse vengono prese le decisioni più importanti, le stesse che paradossalmente decidono il destino del Popolo. Che siano dieci o centomila persone a protestare, lì dentro non arriva nulla, se non quello che la politica decide di lasciar entrare. Da questo deriva l’isolamento di magistrati come Nino Di Matteo, impegnato insieme al suo pool a svelare il peccato originale della nostra Repubblica: la trattiva Stato - mafia.

“No, noi non ci sentiamo sufficientemente supportati dagli altri organi dello Stato in questa difficile indagine“ (Nino Di Matteo).

Mi e` stato chiesto a cosa serve conferire a Nino Di Matteo la cittadinanza onoraria in tante città dal nord al sud dell’Italia?

La cittadinanza onoraria è un riconoscimento istituzionale di solidarietà verso il giudice Di Matteo. E' un riconoscimento che rompe il muro di omertà istituzionale indebolendo, ad ogni conferimento, il potere di quella parte politica che ha tutta l’intenzione di proseguire lungo la strada dell’illegalità. Ogni comune che si schiera al fianco di Di Matteo diventa la sua scorta.

Il “ tifo “ del Popolo a questo deve servire. Le nostre voci devono essere persistenti, devono far intendere a coloro che si assumomo la responsabilità di rappresentarci politicamente che non vogliamo un sistema colluso e corrotto, che non siamo disposti ad  accettarlo, che le cose devono cambiare.

Il nostro grido diventa rilevante quando i nostri voti diventano espressione collettiva e non più individuale.

Schierarsi al fianco di Nino Di Matteo, assumere questa posizione, con fermezza, apertamente e pubblicamente è un atto di Giustizia che sconfina le pareti di un tribunale perché salva un Paese intero, il nostro.

Possiamo ragionare sul discorso all’infinito, ma la realtà non cambia. Fino a quando gli onesti saranno costretti a vivere 24 ore su 24 protetti da una scorta che a sua volta avrebbe bisogno di una scorta, l'Italia non può dirsi una nazione libera.


Christina Pacella






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