Stato-mafia, PM spiati: due inchieste. Gozzo: 'Massimo impegno' Stampa
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Scritto da Domenico Gozzo   
Venerdì 04 Gennaio 2013 11:06
Palermo, 4 gen. - "L'impegno della procura di Caltanissetta e' massimo". Lo dice il procuratore aggiunto nisseno Domenico Gozzo. Sono due, infatti, le inchieste sul dossier anonimo recapitato al pm di Palermo Nino Di Matteo, che staglia ulteriori nubi sulla trattativa Stato-mafia, proprio nei giorni in cui si entra nel vivo delle dodici richieste di rinvio a giudizio. Non solo la procura di Palermo, dunque, ha avviato un'indagine per verificare l'attendibilita' di quanto scritto da un 'addetto ai lavori', forse un appartenente ai reparti investigativi. Anche la procura di Caltanissetta indaga per fare luce su una storia che ha tra i suoi aspetti piu' inquietanti l'affermazione che sarebbero spiati i magistrati del capoluogo che si sono occupati della trattativa la quale, secondo l'anonimo, ci fu davvero ed e' ancora in corso. Peraltro, questi ha scritto che e' stato un carabiniere a sottrarre in via D'Amelio l'agenda rossa di Paolo Borsellino. Cosi' come ha spiegato che l'archivio di Toto' Riina che sarebbe stato portato via in fretta e furia sarebbe stato per un certo periodo nascosto in una caserma dell'Arma. "Non ci sorprendiamo ormai di nulla, ma siamo concentrati sul nostro lavoro", ribadisce Di Matteo, oggetto, assieme ad altri colleghi di 'attenzioni' e messaggi inquietanti. "La nostra risposta potra' essere al massimo grado - avverte pero' Gozzo - se saranno massime anche la velocita' e la completezza con cui i colleghi di Palermo ci trasmetteranno queste notizie".

AGI

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