Le vostre lettere: "ad Antonio Ingroia" Stampa
Rubriche - Le vostre lettere
Scritto da Danielle Sansone   
Domenica 01 Maggio 2011 13:14
Caro Dottore Ingroia,

chi le scrive è una ragazza che da molti anni segue silenziosamente il suo operato e che apprezza il suo impegno in una lotta così difficile come quella alla mafia. E, mi creda, non è facile scriverle una lettera soprattutto in questo preciso momento storico. Un momento che vede il ripetersi di avvenimenti analoghi a quelli del 92, a quel tragico anno che ci ha tolto prima Giovanni Falcone poi Paolo Borsellino. Forse sono stati proprio Giovanni e Paolo a suggerirmi di scriverle, affinché potesse arrivarle tutta la tristezza che provo in questo momento perché lei, come tutti gli altri, si sta sacrificando per regalarmi un futuro migliore; lo sta facendo in una dura realtà come quella che è diventata oggi la nostra Italia. Non ho potuto ascoltare i loro insegnamenti, perché ero una bambina troppo piccola e troppo ingenua per capire che da quelle stragi sarebbe partita un importante ricerca di verità. Mai avrei potuto pensare che un giorno il mio destino si sarebbe incrociato con il suo nome e con il suo operato. Da studentessa i suoi libri sono diventati gli unici strumenti che ho avuto per apprendere gli insegnamenti che da Paolo non ho ricevuto e la sua presenza il giusto nutrimento per proseguire e portare avanti il progetto che ho deciso di porre in essere.

Attraverso le pagine dei suoi scritti, gli interventi ai vari convegni, ho scoperto che Paolo ci ha lasciato un angelo che non può e non deve essere lasciato solo. Col tempo, ho capito che dietro la toga che indossa c’è un uomo dotato di una notevole sensibilità e di grande forza d’animo. Ogni sua parola, ogni sua vicenda assumono un importanza fondamentale nel mio percorso, come quello ognuno di noi. Ci sono poche persone che rappresentano il senso vero dell’Istituzione e lei, caro Giudice, è uno dei pochi. I giovani che si affacciano al futuro hanno bisogno di certezze, di punti di riferimento che siano esempio di onestà e integrità morale. Lei rispecchia tutto ciò, perché traspare dal suo sorriso. Sappiamo benissimo che per nulla al mondo lei si lascerà abbattere; forse è proprio per quell’amore che ha appreso da Paolo e che inevitabilmente sta dando a tutti noi se ha scelto di portare avanti questa missione. La Sicilia, tanto bella quanto disgraziata, amata e cantata da Goethe è terra in cui ha deciso di spendere le sue forze nel combattere questo male. Per far si che questa Terra non sia mai più disgraziata ma bellissima. Per far si che tra le sue strade, si possa respirare quel fresco profumo di libertà... Perchè quando si ama qualcosa di importante e prezioso, come la terra in cui si è nati e cresciuti, è difficile abbandonarla ad un destino di morte. Questa è la scelta che lei ha compiuto, consapevole dei rischi che essa comportava, consapevole che era quella la cosa giusta da fare. Ha deciso di restare a combattere per Amore dell’Amore. E per noi, questo Amore, come ci insegna Salvatore, è Amore per la Giustizia,Verità e Legalità e per questo Amore che noi la proteggeremo; lei sta regalando ad ognuno di noi la speranza di credere che un Italia migliore ci sarà. Grazie a lei, ho deciso di stare dalla parte di quella società che piuttosto che voltarsi dall’altra parte e non guardare ha deciso di lottare; di non voler esser parte di una società che invece di contribuire alla Verità rimane impassibile e inerme.
Lei ama sempre ripetere che “le verità difficili sono sempre una conquista collettiva”. Queste parole spingono ognuno di noi a seguirla e a farle sentire il sostegno che merita.
Abbiamo deciso di starle accanto, stiamo imparando a non aver paura della Verità. Lei ci ha presi per mano in questo cammino e so che mai ci abbandonerà.

Danielle Sansone
Movimento Agende Rosse

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