Lettera di Andrea Nenz Stampa
Rubriche - Le vostre lettere
Scritto da Andrea Nenz   
Giovedì 13 Marzo 2008 22:02
Avevo 15 anni nel 1992.
Capaci e Via d'Amelio hanno fatto da stella polare negli anni della mia maturità.
Da allora non passa più di una settimana senza che abbia dedicato almeno qualche ora ad una riflessione sui fatti.
Ho letto molto, libri e documenti processuali, trasmissioni televisive, interviste.
Non sono palermitano, nemmeno siciliano.
Sono veneto, di Belluno.
Credo che, e lo dico senza paura di essere etichettato come presuntuoso, la mia sensibilità, così come quella della mia ragazza che in queste cose mi segue pari pari, sia particolare proprio perché noi viviamo in una città, certo non paradisiaca, ma certamente al riparo dagli eccessi di una città intrisa di compromessi.

Nel 2006 abbiamo voluto sfilare per le vie della città di Palermo con i ragazzi che commemoravano Falcone nel giorno dell'anniversario di Capaci.
Abbiamo preso ferie appositamente per esserci, ed abbiamo fatto bene!!!

Non credevo fosse così emozionante!!!

Con l'occasione ci siamo parecchio soffermati in Via d'Amelio, dove c'è l'ulivo. Non ho mai trovato parole per spiegare le sensazioni che provavo, ed è anche inutile che lo faccia qui, visto che Lei, destinatario della presente, ne avrà tante tante di più e di più intense delle mie.
L'anno prima avevo anche scritto a quell'indirizzo (Via d'Amelio 19), che se ricordo bene era indicato nel sito dell'associazione "I ragazzi di Paolo", sito che poi mi pare sia andato abbandonato, una lettera con la speranza che venisse aggiunta per le successive pubblicazioni del libro "I ragazzi di Paolo".

Io ho sempre fatto, come penso tutti gli altri italiani, un'equazione netta: Falcone=Borsellino=Caponnetto. Un'equazione nel senso che avevano lo stesso intento e la stessa lucida onestà intellettuale.

Io Le chiedo gentilmente, se può, di spiegarmi, secondo Lei, che valore è corretto dare alla testimonianza di Caponnetto al processo Contrada. Il sito di Contrada l'ho scoperto solo oggi, quindi non l'ho approfondito, ma o scrive falsità o effettivamente Caponnetto ha avuto un atteggiamento scadente, e questo metterebbe nella mia mente un po' di discredito. Non certo basta a farmi crollare alcune certezze, ma aprirebbe una più pacata riflessione che dovrebbe prevedere una maggiore considerazione delle parole di Contrada.

Grazie per l'attenzione e resto in attesa di una Sua risposta.

Andrea

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