Quello che vorrei dire al processo 'Borsellino quater' |
Editoriali - Lettere Aperte | |||||||||
Scritto da Vincenzo Calcara | |||||||||
Venerdì 03 Ottobre 2014 09:09 | |||||||||
di Vincenzo Calcara - 2 ottobre 2014
Fatto che viene confermato dai collaboratori di Giustizia Giovanni Brusca, Giuffre' e da altri collaboratori di Giustizia, i quali pero' ad un certo punto si fermano. Sono Collaboratori di Giustizia a convenienza, in quanto non hanno mai voluto dire tutta la verita' sulla Strage di via D'Amelio!!!
Ho chiesto ai Magistrati un confronto con questi collaboratori di Giustizia per rinfrescargli le idee!!! Per quanto riguarda il piano per uccidere il Dr. Paolo Borsellino, Brusca e Giuffre' confermano quanto ho detto prima di loro, ma non vanno oltre "cosa nostra" e non parlano di quei collegamenti che sono le 5 entita' delle quali ne parlo da decenni e che vengono confermate anche dai collaboratori di Giustizia, Leonardo Messina, Massimo Ciancimino e Giuffre', e persino dal Senatore Piero Grasso, ex Procuratore Nazionale Antimafia ed altri ancora. Ora che altri le confermano, non mi fermo qua!!! Addirittura, il Collaboratore di Giustizia Leonardo Messina, conferma l'esistenza della Super Commissione Nazionale che e' il vertice delle 5 entita' (COSA NOSTRA, 'NDRANGHETA, MASSONERIA DEVIATA, VATICANO DEVIATO E SERVIZI SEGRETI DEVIATI) nella quale si decide ogni cosa, comprese le stragi.
Lo scorso mese di maggio anche Leonardo Messina, altro pentito che collaborò con Paolo Borsellino, ha parlato in Tribunale della 'Commissione nazionale'. "Era usuale che alcuni membri di Cosa nostra entrassero in contatto con certe entità. Io stesso entrai e informai Piddu Madonia - ha dichiarato deponendo durante il Borsellino quater - Mi riferirono che c'era una commissione nazionale, una struttura che deliberava tutte le decisioni più importanti ed evitava la guerra continua tra le varie mafie. In commissione sedevano i rappresentanti delle organizzazioni criminali.
Ho chiesto ai P. M. di Caltanissetta un confronto con Brusca sulla figura del notaio Salvatore Albano e non solo.
Il notaio Salvatore Albano e' quello che fu incaricato da Giulio Andreotti di portare in regalo alla figlia di Ignazio Salvo (con il cugino Nino affiliato alla famiglia mafiosa di Salemi, entrambi esponenti della DC legati a Salvo Lima) un vassoio d'argento per le sue nozze. Albano era un fiore all'occhiello di Cosa nostra, legato ai servizi segreti deviati e al Vaticano: è la persona che ha ricevuto 10 miliardi di lire assieme a Marcinkus. Fui il primo a parlarne. Albano è nato a pochi chilometri dal paese di Brusca, amico di famiglia di cui ha curato gli interessi. Ma quando si tratta di parlare del notaio, Brusca si limita al vassoio d'argento... Perché un collaboratore così importante non vuole parlare d'altro? E' questo passaggio che mi preme chiarire e per cui vorrei testimoniare al processo di Caltanissetta.
Io non ho parlato con Paolo Borsellino per 'interesse', non avevo da scontare l'ergastolo o 30 anni, non c'era una 'convenienza'. Non chiedo niente allo Stato, ne tantomeno protezione!!! Se Matteo Messina Denaro, o chi per Lui, vuole uccidermi, che venga pure!!! Gli sorridero' in faccia!!! Gli dimostrero' come sa morire un uomo, al contrario degli uomini di disonore di COSA NOSTRA!!!
Bisogna far sapere a tutti che non c'è solo Cosa nostra dietro la strage Borsellino e altri omicidi eccellenti. Sono morti decisi a tavolino da queste entità e dalla Supercommissione nazionale, che Brusca conosce molto bene ma di cui non vuole parlare. C'è stato un momento in cui io mi sono dovuto fermare, perché nessuno avallava le mie dichiarazioni.
Sicuramente le Procure di Caltanissetta e di Roma, se non hanno calendarizzato la mia citazione al processo o programmato un confronto di quelli che io chiedo, evidentemente sono prese da altre priorita', nel senso che avranno una scadenzario da seguire ultimato, il quale mi auguro trovera' sicuramente modo di ascoltarmi.
Una cosa che fa arrabbiare moltissimo e' il fatto che Matteo Messina Denaro, nonostante sia stato condannato all'ergastolo per le stragi di Roma e Firenze e malgrado sia in possesso di tutti i segreti di "cosa nostra" e di tutti i collegamenti con la Massoneria deviata, Servizi Segreti Deviati, Vaticano Deviato e 'Ndrangheta, non e' stato mai indagato, né condannato per la morte del Dr. Paolo Borsellino!!!
Tutto questo grazie ai collaboratori di Giustizia Giovanni Brusca, Vincenzo Sinacori ed altri!!!
Questi falsi collaboratori di Giustizia, non hanno mai voluto dire tutta la verita' e addirittura hanno consapevolmente attaccato chi dice la verità e hanno travisato la VERA VERITA'!!!
Fino adesso la loro e' stata una mezza verita' di convenienza!!! Tutto questo, perché - sono manovrati e gestiti da potentissime forze occulte al vertice delle 5 ENTITA'!!!
Io portero' le prove al Processo Borsellino Quater e comunichero' hai Magistrati che, quando il Dott. Paolo Borsellino era Procuratore a Marsala, il papa' di Matteo Messina Denaro (Francesco), su ordine di Toto' Riina, ha organizzato il piano per uccidere il Dr. Paolo Borsellino, dando l'incarico a me e a Matteo di ucciderlo!!!
Inoltre, con il confronto che avro' con Brusca e Sinacori, dimostrero' che questi hanno travisato la VERITA' e che volontariamente non hanno voluto parlare delle 5 ENTITA' e degli uomini che negli anni 90 erano al vertice della Commissione Nazionale e hanno deciso a tavolino la morte del Dr. Paolo Borsellino!!!
Sappiate che io ripongo tutta la mia fiducia nei Magistrati di Caltanissetta e Roma!!!
Trovo inimmaginabile credere che queste Procure non vogliano darmi la possibilita' di testimoniare al Processo Borsellino Quater e sulla scomparsa di Emanuela Orlandi. Grazie!!! Comments:
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