La Sicilia: conti in sospeso, "lavoro e Mafia" Stampa
Editoriali - Lettere Aperte
Scritto da Maurizio Inturri   
Lunedì 30 Ottobre 2017 21:32
di Maurizio Inturri - 30 ottobre 2017

Dopo due mesi in cui mi sono fermato per denunciare gli affari sporchi della mafia nella mia città, che funge da passaggio e raccordo tra i vari clan (dalla Calabria a Palermo, dalla Catania dei Santapaola ai Clan Aparo - Bottaro di Siracusa fino ai Clan Crapula - Trigila di Avola e Noto), ho deciso di ricominciare a scrivere; perchè queste mafie, insieme al boss Waldker Albergamo si allungano fino al ragusano come un grande polipo, interessi o "business" coperto da poteri oscuri, dove i soldi vengono riciclati senza problemi e i politici compiacenti si muovono nei vari territori "contagiati" senza scorta o forze dell'ordine alcuna. Eppure di figure ombra dei clan se ne vedono nei loro incontri che chiamano "conferenza", "comizi" o "incontri casuali", ma ci sono! Come è possibile che proprio i rappresentanti delle istituzioni (sindaci, assessori locali e\o regionali) se ne stiano in silenzio? Capisco i giornalisti che si occupano di diverse rubriche per ogni testata, ma non posso tollerare chi ci rappresenta e demanda ad altri il compito della "legalità e illegalità", quando alla fine, se vengono minacciati fanno di tutto pur di avere una scorta. E noi, blogger o giornalisti, magistrati o appartenenti alle FF.OO, cosa dovremmo fare? Demandare a chi se loro, rappresentanti del "governo", demandano? Anche i "capi mafia" demandano ai loro uomini di uccidere, intimidire, compiere usura ecc ecc; allora dove sta la differenza tra un rappresentante della LEGALITA' e un rappresentante dell'ILLEGALITA', se non di stare dalla parte giusta? Accusati, processati, mandati in carcere a scontare la loro pena, ancora COMANDANO la nostra terra con atti di MAFIA.
Sono CRIMINALI ORGANIZZATI a tutti gli effetti! Droga, eroina, majurana, hashish, armi: hanno tutto e vendono di tutto anche sotto l'occhio della legge e dei "governanti", perchè la legge è un caos di articoli e comma che serve più a proteggere l'illegalità che la legalità, che massacra più i bisognosi che chi combatte contro il male, LA MAFIA!
Stanno distruggendo l'ambiente per costruire, perchè bruciando le riserve naturali possono ottenere concessioni, stanno bruciando presso cave materiali che dovrebbero essere smaltiti, in tal modo molte aziende complici cadono nel tranello (pago meno) ma nel frattempo fanno intascare soldi in nero alla mafia ;fanno rubare limoni, arance, olive, mandorle ed altro a povere persone bisognose e pagandoli una miseria, per i loro magazzini sempre pieni ai danni di altre ditte e braccianti agricoli onesti. Questi signor nessuno, che pensano ancora di essere "uomini d'onore", sono il fango della società che deve essere debellato! Tanti in Sicilia con manifesti, pagine Facebook ecc , in questi giorni sono a caccia di voti per le imminenti ELEZIONI REGIONALI, ma come mai non parlano di questi episodi e di questo primo cambiamento che dovrebbe avvenire in Sicilia? Quando abbiamo dimenticato che la Sicilia è fondata su due strutture portanti, cioè: AGRICOLTURA E MAFIA? I fondi Europei e gli aiuti dello Stato serviranno a riassettare i nostri conti, ma il secondo pilastro "MAFIA", CHI PENSERA' A RIASSETTARE QUESTO CONTO?

Avola lì 30/10/2017
Maurizio Inturri

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