“Con la sentenza di oggi la Corte di Assise di Caltanissetta restituisce dignità alla giustizia e punta a chiare lettere il dito contro i depistatori di Stato, finora lasciati impuniti dalla Procura della Repubblica”. Così commenta stasera – con l’Adnkronos – l’avvocato Fabio Repici, legale di parte civile di Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo assassinato nella strage di via D’Amelio che risale a 25 anni fa.
“Il proscioglimento di Scarantino certifica come siano stati organi istituzionali a ideare le calunnie e il falso di Stato costruito su via D’Amelio in questi 25 anni – prosegue il legale – Ora tocca ai pubblici ministeri, seguire le indicazioni della Corte, finalmente sottoponendo a processo i funzionari di polizia che hanno determinato Scarantino alle falsità con cui sono stati montati due processi truffa”.
“La nazione deve ringraziare ciascuno dei giudici togati e dei giudici popolari, che – con la sentenza di oggi – riconciliano i familiari delle vittime di via D’Amelio, e Salvatore Borsellino fra questi, e la giustizia”.