di redazione La Sicilia - 19 gennaio 2015
Proseguono gli incontri tra il
Movimento delle Agende Rosse, Gruppo Rosario Livatino - Agrigento e le Istituzioni presenti nel territorio. Sabato è stata la volta del Commissario di Pubblica Sicurezza di Porto Empedocle, il Vice Questore aggiunto dott.
Cesare Castelli. Anche a lui la Delegazione agrigentina ha posto in evidenza che le iniziative organizzate dagli aderenti al Movimento hanno lo scopo, sia di sostenere la parte migliore delle Istituzioni nella ricerca della ventà su moventi e mandanti della strage di Via D'Amelio e delle stragi connesse, sia di manifestare, anche attivamente, solidarietà a tutti i rappresentanti dello Stato che sono vittime di campagne di delegittimazione e che rischiano la loro stessa vita per avere scelto di intraprendere la difficile via della Verità e della Giustizia e rendono viva la Costituzione nella propria professione (né è un esempio il dott. Antonino Di Matteo, impegnato nel processo sulla presunta trattativa Stato-mafia, che per la sua attività è stato condannato a morte dalla mafia), sia la promozione di iniziative socio-culturali aventi Io scopo di lottare contro ogni forma di mafia e di favorire attività finalizzate a diffondere un incisivo messaggio di cultura della Legalità e del rispetto delle regole presso la società civile. Nell ambito di dette attività rientra anche quella della organizzazione, presumibilmente a maggio, di una mostra di pittura con í dipinti dell'artista
Gaetano Porcasi, di Partinico. Inoltre, in coerenza con lo spirito sopra esposto, il Gruppo Rosario Livatino sta promuovendo, in collaborazione con i Docenti delle sedi associate di Porto Empedocle degli Istituti Nicolò Gallo e Leonardo Sciascia, un progetto di sensibilizzazione sul tema della lotta alle mafie e dell'educazione alla legalità che veda come attori protagonisti i giovani. Il Movimento, infatti, intende rivolgere la propria attenzione agli studenti degli Istituti scolastici della Scuola media secondaria di primo grado e di secondo grado e delle Università, nel convincimento che "la lotta alla mafia deve essere un movimento culturale e morale che coinvolga tutti, specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, della indifferenza della contiguità, quindi complicità". (
Paolo Borsellino)
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