Davanti alle difficoltà non bisogna arrendersi.
Al contrario, devono stimolarci a fare sempre di più e meglio, o superare gli ostacoli per raggiungere i risultati che ci siamo prefissati.
All’epoca delle stragi del 1992 in cui persero la vita Falcone e Borsellino con gli agenti delle loro scorte avevo 16 anni.La sera di quella domenica di luglio ricordo mia madre in cucina che disse : “...ecco hanno ucciso anche l’altro!” mentre la televisione mandava l’edizione straordinaria del telegiornale.
La mia prima reazione fu quella di comprare e leggere il libro “Cose di cosa nostra” di Falcone per tentare di capire “la mafia” colpevole di questi e tanti altri delitti. Nel corso degli anni ho cercato, con fatica, di orientarmi nel panorama politico italiano , di trovare un partito, un movimento che incarnasse gli ideali di lealtà e di giustizia che mi stanno a cuore e su cui cerco di orientare la mia vita. Tuttavia gli unici esempi di onestà e di fedeltà al dovere erano e sono ancora oggi Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Ho letto molto su di loro , l’ ultimo libro in ordine di tempo è stato quello relativo all’agenda rossa, e oggi intuisco con orrore cose che a 16 anni non potevo capire... Provo nausea nel pensare che parti delle istituzioni abbiano avuto un ruolo nella morte di giudici che hanno servito lo stato sacrificando la loro vita anche prima di morire perché limitati negli spostamenti, nelle attività quotidiane ecc.
Come non provare sdegno di fronte ad un’agenda sparita nel nulla , trafugata mentre il suo proprietario moriva? Dov’è l’agenda ? Chi l’ha presa? Per conto di chi? Penso che non ci sia stata da parte del popolo italiano un’indignazione adeguata, una mobilitazione vera e continua tesa alla ricerca della verità. Quella verità a cui forse stava arrivando il giudice Borsellino in quei drammatici 57 giorni.
Io li immagino insieme in paradiso e vorrei chiedergli di mandarci una luce che squarci le tenebre in cui sono immerse le fondamenta della cosiddetta seconda repubblica, vorrei che illuminassero i termini della trattativa stato-mafia, vorrei che profondessero la loro pulizia morale a tutti ma soprattutto a quelli che ci rappresentano...
Greta Gelli , insegnante di scuola primaria , Comacchio Ferrara.