Palermo non mi piaceva, per questo ho imparato ad amarla.
Perché il vero amore consiste nell'amare ciò che non ci piace per poterlo cambiare. Paolo Borsellino
Roma. È dedicata a Giovanni Arcangioli la nuova voce del Wikitrattativa, sezione del sito del prossimo film di Sabina Guzzanti dedicata agli eventi e ai personaggi chiave del rapporto Stato-Mafia.
Consultando le varie voci, l’utente può informarsi su fatti e personaggi della trattativa e contribuire a creare nuova conoscenza sul tema. All’interno della sezione è infatti possibile suggerire nuove voci o inviare una descrizione completa del personaggio o dell’evento che si vuole aggiungere a quelli già presenti.
Giovanni Arcangioli è l’ufficiale dei carabinieri accusato del furto dell’agenda rossa del giudice Paolo Borsellino. Una foto lo ritrae a pochi metri di distanza dal luogo dell’esplosione di via D’Amelio con in mano la borsa del giudice, successivamente ritrovata sul sedile posteriore dell’auto dilaniata nell’attentato.
È l’ufficiale dei carabinieri accusato del furto dell’agenda rossa in cui il giudice Borsellino annotava i suoi appunti sulle indagini.
Nel 2005, durante una perquisizione nello studio del fotografo Franco Lannino, viene trovato uno scatto che ritrae Giovanni Arcangioli con in mano la borsa del magistrato, successivamente rinvenuta, priva della famosa agenda rossa, sul sedile posteriore dell’auto del giudice. Nel 2006 Arcangioli riferisce alla magistratura di aver consegnato la borsa ai giudici Vittorio Teresi e Giuseppe Ayala, che però smentiscono questa versione. In seguito alle sue dichiarazioni viene indagato per falsa testimonianza e per furto con aggravante di aver favorito l’associazione mafiosa. Nel 2009 viene prosciolto in via definitiva dall’accusa per non aver commesso il reato.
Nel 2013 viene nuovamente interrogato dai magistrati in occasione del processo “Borsellino quater” e afferma di aver esaminato la borsa del giudice subito dopo l’attentato di via D’Amelio e di non aver notato nulla di rilevante al suo interno.