Gentilissima Onorevole Rosy Bindi
 

Il progetto “Scorta Civica”, nato a Palermo e già diffuso in numerose città italiane (Catania, Pordenone, Roma, Torino, Milano), prevede presidi quotidiani (davanti al tribunale di Palermo e in luoghi istituzionali di altre città) di Scorta Civica ai Magistrati minacciati dalla criminalità organizzata ai quali partecipano e si alternano diverse Associazioni di cittadine e di cittadini.

Da cittadini trasparenti, liberi e determinati, appartenenti alla Scorta Civica Milano sentiamo il dovere, data la Sua presenza nella nostra città, di coinvolgerLa e di spingerLa ad occuparsi di più di quanto fino ad ora ha fatto della questione che Le sottoponiamo, e che certamente è di diretta pertinenza del ruolo istituzionale a cui Lei si è assunta l'onere e la responsabilità di adempiere.

Lo facciamo perché siamo convinti che, oltre alle mere funzioni di approfondimento della conoscenza dei fatti e dei misfatti delle diverse organizzazioni mafiose sul territorio e di elaborazione di proposte legislative per contrastare questo devastante fenomeno sociale, purtroppo così fortemente radicato in Italia, la Commissione che Lei presiede ha, oltre ad un preciso dovere di controllo e di vigilanza in merito allo specifico fenomeno mafioso, anche il controllo verso l'operato o le inadempienze di altri settori delle istituzioni democratiche del nostro paese.

Proprio per questo vogliamo sottoporre alla sua attenzione, sapendo di trovare in Lei una più che adeguata sensibilità, la gravissima questione degli inopinati ed apparentemente strumentali ritardi nel dispiegamento senza remore e risparmi di risorse, di ogni mezzo pratico e sistema tecnico disponibile in grado di garantire la massima sicurezza e serenità personale di tutti i magistrati impegnati nella lotta contro la mafia e, in particolare a coloro che, come il P.M. Nino Di Matteo ed i componenti del Pool Anti-mafia, si stanno occupando del processo e delle indagini sulla trattativa Stato/mafia, e che sono i destinatari di mandati ad uccidere e di minacce di morte da parte di Totò Riina e di altri rappresentanti di cosa nostra.

A tale fine vogliamo portare a Sua conoscenza l’iniziativa dei cittadini aderenti alla Scorta Civica di Roma, che lo scorso martedì 28 febbraio hanno consegnato al Viminale una lettera di sollecitazione sottoscritta da numerosi cittadini, indirizzata al competente dicastero, con oggetto "Adozione del dispositivo di sicurezza - bomb jammer-", lettera che con l'occasione sottoponiamo anche alla Sua attenzione.

La preghiamo per le competenze del ruolo da Lei ricoperto, di farsi portavoce e tramite, in Commissione, in Parlamento e nelle competenti sedi istituzionali e governative, delle nostre legittime aspettative, perché i suddetti magistrati possano rapidamente godere della massima protezione e tranquillità sia per il compito a cui adempiono che per la loro vita privata, e del nostro diffuso malcontento per le inspiegabili lungaggini burocratiche, fatte di infiniti lacci e lacciuoli capziosi che sembrano disseminati ad arte per rallentare, se non addirittura per impedire che lo Stato possa assicurare il massimo sostegno e la massima protezione a magistrati che con coraggio, dignità ed onore, fedeli allo spirito della nostra Carta Costituzionale ed a rischio della vita si pongono al suo totale servizio.

Certi della Sua assoluta sensibilità su quanto sottopostoLe porgiamo i nostri migliori saluti.

I cittadini della Scorta Civica Milano

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