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Nuovi rischi per il pm Di Matteo. Potrebbe saltare trasferta a Milano PDF Stampa E-mail
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Scritto da Redazione La Repubblica   
Lunedì 09 Dicembre 2013 20:32
di Redazione La Repubblica - 9 dicembre 2013

E' a rischio la trasferta a Milano del pm Nino Di Matteo, impegnato nel processo sulla trattativa Stato-mafia: il magistrato potrebbe non andare alle udienze che, per ragioni di sicurezza del collaborante Giovanni Brusca, da mercoledì a venerdì si terranno nell'aula bunker di via Ucelli di Nemi, nel capoluogo lombardo. Nuovi motivi di sicurezza, collegati alle minacce espresse da Totò Riina nel carcere di Opera e a ulteriori segnali ancora misteriosi, renderebbero adesso estremamente pericoloso lo spostamento del sostituto procuratore. Al punto che il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha convocato ieri d'urgenza i capi delle Direzioni distrettuali antimafia di Palermo e Caltanissetta, Francesco Messineo e Sergio Lari, per rappresentare la nuova situazione di alto rischio.

Di Matteo è stato oggetto, in alcune conversazioni intercettate dalla Dda del capoluogo siciliano, della rabbia manifestata dal capo di Cosa nostra: Riina parlava con il detenuto pugliese Alberto Lorusso, con il quale fa socialità nel carcere di Opera, trascorrendo cioè alcune ore del giorno in sua compagnia, e diceva che Di Matteo e i pm del processo trattativa gli stanno rendendo la vita impossibile. Al pm che aveva già seguito il processo Mori con Antonio Ingroia, il boss avrebbe così voluto far fare la fine del tonno nella mattanza. La nuova situazione è ora al vaglio del Viminale, che la settimana scorsa ha organizzato a Palermo una riunione del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza: a presiederla era stato lo stesso vicepremier Alfano.
Per garantire la sicurezza di Nino Di Matteo si sta vagliando fra l'altro la possibilità di dotare la sua scorta di un bomb jammer, un apparecchio in grado di paralizzare i congegni attivabili mediante radio e telecomandi a distanza, e si era discusso anche di far spostare il pm a bordo di un Lince, un blindato utilizzato dall'Esercito anche in zone di guerra, come l'Afghanistan. Ipotesi, quest'ultima, poi scartata.


Redazione La Repubblica




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