di AMDuemila - 20 novembre 2013
La notizia arriva all’indomani della manifestazione in difesa del pool di Palermo. Questa volta ad essere minacciato è il magistrato
Nico Gozzo.
Secondo la ricostruzione di
Palermo Report questa mattina alla caserma della Guardia di Finanza di via Crispi è arrivato un
video amatoriale nel quale si vedrebbe un uomo armato, indicato come colui che dovrebbe uccidere il magistrato. Di fatto questa mattina la piazza davanti alla sua abitazione è stata chiusa al traffico per motivi di sicurezza. Appena è giunta la notizia si è creato un fortissimo allarme. Il pm si è limitato a dire di avere “la massima fiducia nelle forze di sicurezza”.
Come è noto in questo momento il dott Gozzo si sta occupando del processo
“Borsellino quater” sulla
strage di via D'Amelio. Contemporaneamente sta lavorando anche alle nuove indagini sulla
strage di Capaci, così come a quelle sul fallito
attentato all’Addaura. In passato si è occupato di inchieste delicatissime di mafia, politica ed eversione come quella denominata “
Sistemi Criminali”, che in un certo senso ha anticipato quella sulla
trattativa Stato-mafia. Ha impersonato poi l’accusa in importanti processi di mafia come quello nei confronti di
Marcello Dell’Utri dove è stato affiancato da
Antonio Ingroia.
L’avvenimento di oggi arriva dopo che negli ultimi mesi si sono verificati strani episodi nei pressi della casa del magistrato, intervallati da diverse telefonate anonime. In un albergo vicino all’abitazione del pm alcune persone rimaste ignote si sarebbero rivolte al personale per sapere se la casa di Nico Gozzo fosse in affitto e se si potesse visitare. Una domanda decisamente insolita e del tutto ambigua.
In questo stesso periodo oltre al dottor Gozzo, anche Luigi Furitano (in foto a destra), presidente del Centro Paolo Giaccone, ha ricevuto ugualmente pesanti intimidazioni che sarebbero riconducibili ad informazioni da lui ricevute - in quanto consulente tecnico a servizio della giustizia - e ad uso del processo Borsellino quater attualmente in corso a Caltanissetta.
La tensione attorno ai magistrati che si stanno occupando di processi importantissimi si alza quindi di livello. Mai come in questo momento è necessaria una forte presa di posizione da parte degli organi preposti alla sicurezza di questi magistrati, così come da parte della società civile che ha il dovere morale di continuare a tenere alta l’attenzione.
Il fascicolo su Nico Gozzo, al momento a Palermo, passerà successivamente a Catania per competenza, mentre quello su Luigi Furitano rimarrà nel capoluogo siciliano.
A Nico Gozzo e a Luigi Furitano l’abbraccio e la totale solidarietà di tutta la redazione di Antimafia Duemila
Redazione AntimafiaDuemila
Foto © Giorgio Barbagallo
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