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Telefonate Napolitano-Mancino, Salvatore Borsellino: 'Occultano le prove: farò causa allo Stato' PDF Stampa E-mail
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Scritto da Claudio Forleo   
Lunedì 22 Aprile 2013 21:00
di Claudio Forleo - 22 aprile 2013

Salvatore Borsellino aveva annunciato in anteprima a IBTimes l'intenzione di presentare una richiesta all'autorità giudiziaria per ascoltare quelle telefonate. 

"Esisterebbero delle telefonate fra Nicola Mancino e Nello Rossi (procuratore aggiunto di Roma, ndr) - spiegava nell'intervista pubblicata lo scorso 30 marzo - in cui il primo chiede al magistrato consigli su come portare avanti querela nei miei confronti, per l'accusa che gli ho sempre mosso di voler nascondere l'incontro con Paolo avvenuto il 1° luglio 1992 (in qualità di ministro dell'Interno, ndr).

Ho richiesto le intercettazioni alla Procura: in nessuna di queste telefonate risulta una conversazione sulla querela. Ma la notizia è apparsa su alcuni organi di stampa e lo stesso Rossi ne ha parlato davanti al Csm. A questo punto voglio capire da dove arriva questa voce e se si tratta di un argomento delle intercettazioni Mancino-Napolitano. Se mi sarà notificata la querela, fino a questo momento ho ricevuto solo un avviso di indagine, chiederò anche io di poter ascoltare le intercettazioni".

Richiesta poi avanzata tramite istanza al gip di Palermo Ricciardi
Stamane, quando le agenzie hanno iniziato a battere la notizia della distruzione dei file, Salvatore Borsellino aveva preannunciato sulla propria pagina Facebook l'intenzione, qualora il fatto fosse stato confermato, di fare "causa allo Stato".
 

Lo abbiamo raggiunto telefonicamente pochi minuti fa: "Questa distruzione lede il mio diritto alla difesa, lo considero un occultamento delle prove, proprio nel giorno in cui il Presidente Napolitano si insedia per la seconda volta. Ho intenzione di presentare una denuncia nei confronti di chi nega questo mio diritto: la Presidenza della Repubblica, la Corte di Cassazione e il Gip che stamane ha preso la decisione".

Borsellino spiega di non essere stato avvisato della distruzione, nonostante avesse presentato richiesta di audizione: "Solo dopo una telefonata del mio avvocato mi è stata confermata la distruzione dei file contenenti le intercettazioni, ma non ho ricevuto alcuna notifica di rigetto della mia richiesta, posso solo presumerlo. In questo modo non ho potuto neanche presentare ricorso in Cassazione, com'era mio diritto e come già fatto in precedenza da Massimo Ciancimino: si tratta di una distruzione delle prove". 








 

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