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Presentate in comune a Palermo e Venezia due mozioni di solidarietà a Nino Di Matteo PDF Stampa E-mail
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Scritto da Redazione 19luglio1992.com   
Giovedì 04 Aprile 2013 18:03
4 aprile 2013

Presentate oggi in Consiglio Comunale a Palermo e a Venezia due mozioni di solidarietà al pm Nino Di Matteo, minacciato di morte.

La mozione presso il Comune di Palermo è stata presentata dalla capogruppo di Ora Palermo Sedievolanti, Antonella Monastra. “Trovo inquietante il silenzio delle massime cariche dello Stato e delle Istituzioni, al riguardo – commenta Monastra - . Di Matteo si presentera’ come pm nel processo per la trattativa mafia-Stato, che vede alla sbarra insieme ex ministri, uomini degli apparati e boss di Cosa nostra. Come nel 1992, messaggi anonimi annunciano una prossima stagione di stragi e di morte a Palermo. Come nel 1992 ci troviamo in un momento di confusione istituzionale: un governo dimissionario, uno stallo politico, l’imminente elezione del capo dello Stato. Per questo è necessario manifestare sostegno e solidarietà al magistrato Di Matteo e a tutti coloro che si oppongono, anche a rischio della vita, allo strapotere soffocante e mortifero degli strateghi mafiosi. Affinchè la città di Palermo alimenti anche in questo modo la prospettiva di un futuro di crescita, giustizia sociale, libertà e democrazia reale.”

La mozione presso il comune di Venezia è stata invece presentata dal consigliere Sebastiano Bonzio, del gruppo Federazione della Sinistra Veneta. La mozione propone di esporre all'esterno della sede del consiglio comunale una foto di Nino Di Matteo in segno di solidarietà al PM palermitano e di impegnare il Sindaco nel sollecitare il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a schierare apertamente le massime Istituzioni della Repubblica a fianco dell'azione della magistratura palermitana.




COMUNE DI PALERMO

CITTA' PER LA PACE

GRUPPO CONSILIARE

“Ora Palermo - Sedievolanti”

Piazza Pretoria n. 1 – 90100 Palermo
Telefono: 091.7402276 - Fax: 091.7402290
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SOLIDARIETÀ AL MAGISTRATO DI MATTEO

PREMESSO CHE

Il 26 marzo scorso una lettera anonima recapitata in procura annuncia una nuova strage
a Palermo per il prossimo mese di maggio: nel mirino il pm Nino Di Matteo, impegnato
nell’inchiesta sulla trattativa mafia-Stato. Il Corvo, che si presenta come un uomo di Cosa
nostra che non e’ d’accordo con il progetto omicida, spiega che a volere l’eliminazione
di Di Matteo sono ‘’amici romani’’ del boss Messina Denaro. Poi rivela di conoscere
nei dettagli gli spostamenti del magistrato e dice che in citta’ sono nascosti 300 chili di
esplosivo per rilanciare la strategia della tensione.

Nel messaggio si parla anche di altri due bersagli: Massimo Ciancimino, il supertestimone
dell’ indagine sulla trattativa, e un ‘’magistrato di Caltanissetta’’, uno di quelli che fanno la
spola con Palermo.

CONSIDERATO CHE

Esattamente come nel 1992, i messaggi anonimi annunciano una nuova stagione di
stragi e di morte a Palermo. Come nel 1992 ci troviamo in un momento di confusione
istituzionale: un governo dimissionario, uno stallo politico, l’imminente elezione del capo
dello Stato.
Sono passati vent’anni, ma il sistema criminale non ha cambiato il suo linguaggio
intimidatorio: preoccupati dalla possibilita’ di un cambiamento politico (‘’non si puo’ affidare
il paese a comici e froci’’, dice l’anonimo, con evidenti riferimenti alla scena politica attuale
locale e nazionale), gli strateghi della violenza stragista fanno sapere che sono pronti a
tornare in azione per bloccarlo a qualunque costo.

CONSIDERATO CHE

Ad oggi nessuna parola di solidarieta’ a Di Matteo e’ venuta dalle massime cariche
dello Stato e dalle Istituzioni e che il pm della trattativa, impegnato nelle fasi finali del
processo agli ex ufficiali del Ros Mario Mori e Mauro Obinu, il 27 maggio, proprio nel
mese annunciato dall’anonimo per l’attentato nei suoi confronti, si presentera’ come pm
nel processo per la trattativa mafia-Stato, che vede alla sbarra insieme ex ministri, uomini
degli apparati e boss di Cosa nostra.

RITENUTO CHE

Non possiamo permettere che lo stragismo faccia altre vittime e allo stesso modo non
possiamo consentire che Palermo sia ancora una volta trasformata nel mattatoio del
terrorismo politico-mafioso.

RITENUTO CHE

Bisogna rifiutare con forza e determinazione la violenza che menti raffinate utilizzano per
condizionare il futuro politico del Paese tramite l’intimidazione e la paura.

IL CONSIGLIO COMUNALE

Nell'esprime sostegno e solidarietà in particolare al Magistrato Dott. Di Matteo e , più in
generale, a quanti nell'esercizio delle proprie funzioni si oppongono, anche a rischio della
propria vita, allo strapotere soffocante e mortifero degli strateghi mafiosi che impedisce la
prospettiva di un futuro di crescita, giustizia sociale, libertà e di democrazia reale

SI IMPEGNA

Ad operare concretamente affinché le giovani generazioni non debbano rivivere l'orrore di
morti annunciate e spietatamente perseguite
Palermo, 4/4/2013


LA CAPOGRUPPO
Antonella Monastra





 


Venezia, 4 aprile 2013

nr. ordine 1759
n p.g. ........
 

Al Sindaco
Al Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario

Oggetto: La città di Venezia sta con la Magistratura siciliana

 

Premesso che
dinanzi alle notizie su un anonimo che prefigura progetti di attentato contro il Magistrato Antonino Di Matteo e contro un magistrato in servizio negli uffici giudiziari Nisseni, appare doveroso esprimere con decisione la più incondizionata solidarietà nei confronti dei magistrati che per il loro quotidiano impegno nella trattazione di indagini delicate e complesse si trovano maggiormente esposti, assumono rischi gravi anche per la propria incolumità, diventano obiettivo di minacce, intimidazioni e propositi criminosi;

in questo delicato momento storico e politico, la magistratura siciliana torna ad essere, come nella drammatica stagione vissuta nel 1992, un obiettivo sensibile ad opera di chi vuole disarticolare gli equilibri istituzionali.

Considerato che
appare indispensabile che qualsiasi azione o strategia che vada in questo senso, sia essa concretamente preparata o anche solo ventilata, incontri ogni possibile ostacolo nelle forze sane delle istituzioni e della società.

in particolare si desidera ribadire la vicinanza della Città di Venezia ad Antonino Di Matteo, magistrato di ferme convinzioni ideali e refrattario alle intimidazioni, che la cittadinanza veneziana ha avuto modo di conoscere in occasione di un intenso e partecipato incontro sulla Trattativa Stato-Mafia, organizzato il 15 dicembre scorso presso il Teatro Malibran dall’associazione Agende Rosse di Salvatore Borsellino con il fattivo sostegno della Presidenza del Consiglio comunale.

Preso atto
della opportuna proposta della delegazione veneziana di Agende Rosse, tesa ad investire le Istituzioni tutte del ruolo di tutela dell'operato della Magistratura e di sostegno verso chi opera nel nostro Paese per il contrasto dell'illegalità e della criminalità organizzata.

Tutto ciò premesso e considerato il CONSIGLIO COMUNALE,

INTENDE DIMOSTRARE LA PROPRIA SOLIDARIETÀ ALLA MAGISTRATURA SICILIANA E, IN PARTICOLARE, AD ANTONINO DI MATTEO, ESPONENDO UNO STRISCIONE CON LA FOTO DEL MAGISTRATO, SULLA FACCIATA DELLA SEDE MUNICIPALE.

IMPEGNA IL SINDACO A RAPPRESENTARE AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA LA PRESSANTE RICHIESTA DI SPENDERE TUTTO IL PESO DELLE ISTITUZIONI REPUBBLICANE CHE RAPPRESENTA A TUTELA DELL’AZIONE DELLA MAGISTRATURA.


Sebastiano Bonzio (Federazione della Sinistra Veneta)













 

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