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De Felice (Dia), indagini su stragi '93-'94 non possono finire PDF Stampa E-mail
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Scritto da ASCA   
Venerdì 22 Febbraio 2013 21:52
Firenze, 22 feb - Le indagini sulle stragi di mafia del '93-'94 ''non possono avere mai fine''. Lo ha ribadito Arturo De Felice, direttore della Dia, in questi giorni a Firenze per una visita al Centro operativo del capoluogo toscano. De Felice ha ricordato, a questo proposito, l'arresto, avvenuto nel 2012, di Cosimo D'Amato, il pescatore ritenuto colui che avrebbe fornito l'esplosivo per alcune stragi. Ai giornalisti che gli chiedevano se le indagini sulle stragi di mafia vedranno nuovi risultati, sia per quanto riguarda gli esecutori che per i presunti 'mandanti', De Felice ha risposto che ''indagini su fatti cosi' gravi non possono avere mai fine, non si finisce mai di avere rivoli e nuovi spunti. Il fatto che dopo vent'anni si e' arrivati all'arresto di questa persona non puo' che essere un segnale: vuol dire che non ci siamo mai fermati. Siamo sul pezzo, non dobbiamo mollare nemmeno quando pensi che si sia arrivati alla frutta. Non possiamo permetterci il lusso di farci demotivare, demoralizzare, staccare la spina. Bisogna avere molta pazienza per potere godere a pieno del risultato positivo''.

ASCA




Mafia: De Felice (Dia), cattura Matteo Messina Denaro e' una priorita'

(ASCA) - Firenze, 22 feb - La cattura di Matteo Messina Denaro e' ''una priorita'''. Lo ha ribadito Arturo De Felice, direttore della Dia, in visita oggi a Firenze al Centro operativo del capoluogo toscano. ''La Dia ha in Sicilia centri in sei citta' - ha detto in una conferenza stampa insieme al capo del Centro di Firenze Stefano Buselli -. Ci sono varie componenti nella ricerca di un latitante, c'e' anche un pizzico di fortuna che deve aiutarci, ma la cattura di Messina Denaro e' una mission prioritaria''. A Firenze De Felice ha incontrato il presidente del Tribunale Enrico Ognibene e il procuratore capo Giuseppe Quattrocchi. Nel corso della conferenza stampa De Felice ha, tra l'altro, puntualizzato che fra gli obiettivi strategici della Dia di Firenze c'e' l'aggressione ai patrimoni illecitamente accumulati tramite le misure di prevenzione patrimoniale, l'approfondimento delle segnalazioni di operazioni finanziarie sospette, il costante monitoraggio degli appalti pubblici. Per quanto riguarda le risorse destinate, a livello nazionale, alla Dia, De Felice ha assicurato che i tagli non creano problemi al lavoro svolto. ''La Dia - ha ricordato - ha tra le sue prerogative anche la possibilita' di una autonomia patrimoniale e gestionale, ci e' stata ridotta ma non in misura tale da inficiare minimamente l'operativita' della struttura. Il nostro personale e' abituato a lavorare con i mezzi che ha a disposizione, cerchiamo di sfruttare al meglio quello che abbiamo, che non e' poco. La Dia ha tecnologie avanzatissime che ci consentono di portare avanti le deleghe di Pg o le iniziative nostre senza temere confronti''.
 



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