Riguardo alla serata di ieri è difficile descrivere come la memoria, l’intelligenza, la consapevolezza, l’emozione e la condivisione possano diventare una cosa unica.
E’ un fuoco, lo si può solo vivere e portarselo dentro per continuare a trasformarlo e condividerlo a nostra volta.
Questa è stata la serata insieme a Salvatore Borsellino e Pippo Giordano. Un incontro/confronto fra vecchie e nuove generazioni sulla mafia. Su di noi.
E la condivisione è stata piena e incondizionata.
Tutti in quella sala ci siamo sentiti per un attimo meno soli.
La verità – lì, in quel preciso momento – era una.
E tutti la sapevamo.
Certo sì, usciti da quella sala e tornati alle nostre vite, sapevamo anche che tante altre realtà sarebbero poi tornate ad ri-affollare le nostre menti.
Ma è una staffetta che ormai non può più interrompersi.
Siamo di fronte a una scelta. Molti di noi l’hanno capito ieri sera in quel teatro. E certamente abbiamo chiaro da che parte stare.
Questa staffetta noi la porteremo avanti Salvatore.
A un certo punto della serata ci hai detto che in un momento della tua vita avevi perso la speranza, e che neanche tu riuscivi quasi più a credere e sperare. Sperare di vedere affermata la verità e la giustizia in questo Paese. Per tuo fratello e per tutti noi.
Beh, noi ora siamo qui a dirti che se anche questa “verità affermata” tu forse non riuscirai a vederla, noi invece la vogliamo vedere e la vedremo.
Non solo per Paolo che è nostro “padre”, ma per noi stessi.