Increase Font Size Option 6 Reset Font Size Option 6 Decrease Font Size Option 6
Home Documenti Trattativa Stato-mafia: terminati interventi delle parti in udienza preliminare
Trattativa Stato-mafia: terminati interventi delle parti in udienza preliminare PDF Stampa E-mail
Documenti - Altri documenti
Scritto da ANSA   
Lunedì 14 Gennaio 2013 18:12
PALERMO, 14 GEN - Con le arringhe degli ultimi difensori si sono conclusi oggi gli interventi delle parti dell'udienza preliminare sulla trattativa Stato-mafia. Il gup Piergiorgio Morosini ha rinviato al 24 gennaio per eventuali repliche di pm e legali. Poi dovrebbe ritirarsi in camera di consiglio per la decisione. Oggi, nel bunker del carcere Pagliarelli, hanno preso la parola il legale degli ufficiali del Ros Antonio Subranni, Mario Mori e Giuseppe De Donno, l'avvocato Basilio Milio, i difensori del pentito Giovanni Brusca e del boss Toto' Riina, Alessandra De Paola e Giovanni Anania, e i legali di Massimo Ciancimino, Francesca Russo e Roberto Agostino. Milio, oltre a contestare la scelta della Procura di imputare i carabinieri di violenza o minaccia a Corpo politico dello Stato - secondo il legale il reato da indicare sarebbe stato quello di attentato a un organo costituzionale che comunque non prevede piu' nel suo testo il turbamento dell'attivita' del Governo - , ha invocato, almeno, per Mori il ne bis in idem. Nei confronti dell'ufficiale, che secondo i pm sarebbe stato intermediario tra i boss e lo Stato nella trattativa, ci sarebbe un'inutile duplicazione di processi visto che a suo carico e' in corso un dibattimento che, per il legale, verte sugli stessi fatti. L'avvocato ha anche contestato al pm Nino Di Matteo di avere omesso dalla sua ricostruzione vicende importanti per l'accertamento della verita' e ha giudicato contraddittorie le conclusioni dei magistrati che, da un lato sostengono che gli imputati agirono per rafforzare Cosa nostra, dall'altro che sarebbero stati incaricati da politici di trovare una soluzione per fermare le stragi. I difensori di Ciancimino, che e' accusato di concorso in associazione mafiosa e della calunnia dell'ex capo della polizia Gianni De Gennaro, hanno negato che il figlio dell'ex sindaco mafioso abbia voluto calunniare il prefetto ma che, attribuendogli un ruolo nella trattativa abbia solo riportato il pensiero del padre. Ciancimino ha fatto delle brevi dichiarazioni spontanee negando di avere raccontato quanto sapeva della trattativa per barattare benefici con la Procura e ribadendo di avere avuto solo ''rogne'' dalla sua decisione di parlare.

ANSA

Comments:

Commenti
Cerca RSS
Solo gli utenti registrati possono inviare commenti!

3.26 Copyright (C) 2008 Compojoom.com / Copyright (C) 2007 Alain Georgette / Copyright (C) 2006 Frantisek Hliva. All rights reserved."