Palermo non mi piaceva, per questo ho imparato ad amarla.
Perché il vero amore consiste nell'amare ciò che non ci piace per poterlo cambiare. Paolo Borsellino
Fino all’altroieri l’ex senatore ds Giovanni Pellegrino sosteneva sull’Unità che togliendo il 41-bis a 334 mafiosi nel 1993 Giovanni Conso fece cosa buona e giusta. Ora ha cambiato idea. Pur di dare torto alla Procura di Palermo, sostiene che l’accusa di falsa testimonianza a Conso e a Mancino è poco: “Colpisce la sproporzione tra i fatti accertati e le inadeguate conseguenze penali”. I due andrebbero accusati “di un reato proprio del loro ufficio”, cioè ministeriale. Basta leggere la memoria dei pm per capire che la Procura non considera reato la trattativa, e nemmeno la revoca dei 41-bis, ma le bugie raccontate in proposito alla magistratura. Ma a Pellegrino piacerebbe tanto che il processo finisse al Tribunale dei ministri, che a memoria d’uomo non ha mai rinviato a giudizio un ministro. Complimenti al giurista. E al “progressista”.