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Un sindacato di Polizia spende 38000 euro finanziati dalla Regione Veneto per due congressi PDF Stampa E-mail
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Scritto da Redazione BLOG 'bastachesisappia'   
Venerdì 02 Novembre 2012 20:44

Da tempo la Polizia nel Veneto lamenta la carenza di mezzi: mancano uomini, manca la benzina per le macchine, mancano le risorse per mandare avanti le questure protestano il segretario del Siulp e quello della Cisl. Parlano di mezzi che hanno macinato quasi 200.000 km, l’UGL di Verona denuncia che 1/3 delle auto di pattuglia e’ in avaria.

Ultimo e non ultimo a tuonare su questo argomento e’ stato il segretario del Coisp Veneto, Luca Prioli (nella foto, ndr) che in un incontro organizzato dal PDL Veneto, cui appartiene, ha sottolineato le esigenze del comparto sicurezza evidenziando come l’approccio del Governo fosse altamente penalizzante non solo per la sicurezza dei cittadini, ma soprattutto “perché mortifica dignità delle forze dell’ordine tutte”.

Elena Donazzan, cui Luca Prioli da tempo fa notoriamente riferimento nel PDL, ha in quell’occasione rincarato la dose: “E’ effettivamente una richiesta corretta quella di separare il comparto sicurezza dalla pubblica amministrazione: non si può pensare di programmare le spese per la sicurezza o limitarle a scapito degli operatori. La sicurezza è per definizione impossibile da programmare, ma deve essere affrontata con tutti gli strumenti che di volta in volta si richiedono. Il crimine non si adegua certo alle nostre programmazioni di spesa”. Una affermazione del genere da parte della Donazzan parrebbe supporre una profonda convinzione sul valore delle risorse per l’operativita’ delle forze dell’ordine e sulla opportunita’ di indirizzarle al meglio.

Ma non e’ cosi’ nella realta’ della politica.


Nella politica chi parla in una certa maniera agisce consapevolmente in modo diverso:tradotto in parole povere vale il proverbio “chi predica bene, razzola poi male”.

Di questo si era gia’ accorto il segretario del Siulp Silvano Filippi il quale, accusato di "dipendenza politica" dal Coisp, puntava a sua volta il dito contro il Coisp e i due Convegni organizzati da Luca Prioli nel 2008-2009 intitolati "Mafia, La legalita’ vince" , finanziati dalla Regione, con 3 delibere di Giunta Regionale del Veneto, per un totale di 38000 euro di spesa.

La cifra di 38000 euro e’ certamente una cifra sproporzionata rispetto al costo di due convegni del genere. Questo non siamo noi a dirlo ma lo stesso segretario del Siup, Filippi, il quale, in 25 anni di carriera ne ha organizzati parecchi, senza mai chiedere un contributo pubblico ma solo il semplice uso di sale per gli incontri e un formale patrocinio senza contributi. Filippi sottolinea che 38000 euro sono piu’ del doppio delle quote associative che il COISP ha raccolto per i suoi associati nello stesso periodo.

Ma Prioli non sembra pensarla allo stesso modo e ha fatto le cose alla grande richiedendo sostanziosi contributi pubblici. A chi? Naturalmente agli assessorati “amici” di Maria Luisa Coppola (ex AN) nel 2008  e di Elena Donazzan nel 2009. Tutto naturalmente concesso quasi fino all’ultimo euro. Anzi nel caso del secondo convegno la Regione con una delibera "pre capodanno 2010" concedeva al COISP ulteriori 3000 euro a fronte delle maggiori spese sostenute.

Ma andiamo per ordine: Luca Prioli, agente di volante e segretario del COISP, nel 2008 decise di organizzare un primo congresso: "Mafia, La legalita’ vince".

A quel tempo “Luca Prioli  insieme agli agenti Adriano Davì, entrambi in servizio alle volanti, Giuliano Carniello e Luciano Dellai, (tutti e due in pensione dopo 30 anni di servizio) erano stati iscritti sul registro degli indagati con l’accusa di abuso d’ufficio e truffa aggravata nei confronti dello Stato. Il giudice per le indagini preliminari Stefano Furlani, su richiesta del sostituto procuratore Antonella Toniolo che aveva ereditato il fascicolo, il 2 dicembre, ha archiviato la posizione dei quattro agenti, difesi dall’avvocato Andrea Balbo e Francesco Rucco, ritenendo che non ci fossero prove a loro carico. I fatti sono relativi al triennio 2005-2007, periodo in cui i poliziotti, secondo le accuse, avrebbero costretto il pentito di mafia a pagare, durante i viaggi in Sicilia, i loro conti in ristoranti, bar e alberghi per poi farsi consegnare le ricevute, utili per chiedere il risarcimento spese alla questura. Cinque, seimila euro ciascuno” (da Corriere del Veneto).

A  seguito dell’organizzazione di questo congresso viene fatta richiesta alla Regione Veneto di un primo contributo di 15000 euro. Tale richiesta e’ indirizzata nel 2008 all’Assessorato di  Maria Luisa Coppola. Una prima delibera, la n.684 del 18 marzo 2008 concede alla Segreteria Regionale del COISP un contributo di 15 mila euro per far fronte all’organizzazione del convegno “MAFIA: LA LEGALITA’ VINCE” (qui  il link al testo originale del BUR della delibera http://bur.regione.veneto.it/BurvServices/pubblica/DettaglioDgr.aspx?id=204880).

Ma la cosa non finisce qui. Nel 2009 "visto il successo dell’iniziativa" viene reiterata la richiesta di contributo, questa volta aumentata a 20 mila euro.

Con delibera n.360 del 19 febbraio 2009 la Giunta Regionale del Veneto "concede alla segreteria del COISP Veneto un contributo di 20 mila euro per far fronte all’organizzazione di 2 congressi (o meglio di un congresso in 2 luoghi), dal titolo “MAFIA: LA LEGALITA’ VINCE” da organizzare nella primavera 2009  a Padova e a Vicenza" (qui  il link al testo originale del BUR della delibera: http://bur.regione.veneto.it/BurvServices/pubblica/DettaglioDgr.aspx?id=213510).

Visto che si sono verificate spese ulteriori, la Regione Veneto ha pensato di integrare questo contributo con ulteriori 3000 euro, con delibera natalizia del 29 dicembre 2009. Ecco quanto segue:La Giunta Regionale concede alla segreteria del COISP “quale integrazione del contributo di 20 mila euro gia’ concesso con DGR 360 del 17/2/2009, la somma di  3000 euro di fronte ad ulteriori costi sostenuti nell’ambito dell’organizzazione di due convegni (che poi sarebbe uno in due luoghi) dal titolo:”MAFIA: LA LEGALITA' VINCE” svoltisi a Padova e Vicenza nella primavera 2009” (http://bur.regione.veneto.it/BurvServices/pubblica/DettaglioDgr.aspx?id=221574).

Pur condividendo il fervore antimafia con il segretario Luca Prioli data la sua “sventurata avventura” con un pentito di mafia, non possiamo certo assecondare i costi di tale iniziativa che ci paiono assai eccessivi alla luce delle privazioni che debbono subire i suoi colleghi operativi nelle volanti e nelle questure del Veneto sul territorio per la scarsita’ di risorse .

Avanziamo poi ulteriori perplessita’ riguardo ai criteri di concessione dei contributi pubblici da parte della Giunta Regionale del Veneto .

1. Ci sorprende anche la facilita’ con cui sia l’allora assessore Coppola, sia l’assessore Elena Donazzan abbiano caldeggiato e concesso simili contributi ad una iniziativa che altri (testimone il segretario del Siulp) organizzano con cifre assai piu’ modeste. Addirittura l’assessore Donazzan ha concesso una integrazione nel 2009 alla cifra iniziale. Ci sorprende come nessun assessore di Giunta abbia espresso perplessita’ in entrambi i casi.

2. Ci sorprende il fatto che il contributo parta dall’Assessorato della Pubblica istruzione (retto guarda caso da Coppola e Donazzan ex AN e colleghe di partiro di Luca Prioli nel PDL).

Non e’ accettabile che soldi dei contribuenti vengano spesi in questo modo, per iniziative, che se organizzate con criterio di economia (e con il cuore alle esigenze delle forze delle Forze dell’Ordine cui vengono tagliate le risorse ) possono sortire il medesimo successo senza sottrarre preziose risorse pubbliche, tantomeno all’assessorato alla Pubblica Istruzione, tenendo conto dello stato in cui versano le scuole in Veneto. Quei 38 mila euro sarebbero potuti servire per pagare una ristrutturazione, per il trasporto disabili, per insegnanti di sostegno che vedono le risorse tagliate di anno in anno. Ma a qualcuno evidentemente cio’ non importa. A qualcuno interessa piu’ la forma e le belle parole che la sostanza del bene comune, piu’ l’apparire che l’essere.


Fonte:
www.bastachesisappia.wordpress.com, 24 ottobre 2012


 


 

Enzo Guidotto: 'Nel 2000 l'Osservatorio Veneto sul fenomeno mafioso organizzò 15 convegni con 6000 euro'


Vergognoso! Io nel 1987, in qualità di responsabile del "Coordinamento veneto insegnanti e presidi in lotta contro la mafia", con un contributo di 3 milioni di lire organizzai 3 convegni, due a Castelfranco e uno a Bassano, destinati a rappresentanze di studenti delle superiori delle province di Treviso, Venezia, Vicenza, Belluno, Padova.
A Castelfranco parteciparono anche circa 30 allievi della Scuola di Polizia di Vicenza accompagnati dalla dottoressa Anna Brusatin. Seguì una visita – senza oneri finanziari - di studenti di Castelfranco alla Scuola di Polizia di Vicenza.
Nel 2000 l' "Osservatorio veneto sul fenomeno mafioso" del quale sono presidente ottenne dalla Prefettura di Venezia un contributo di 12 milioni di lire (6.000 euro circa del denaro confiscato a Felice Maniero) per la realizzazione - in base a un progetto dal titolo “Mafia, problema nazionale” – di iniziative di approfondimento culturale e di sensibilizzazione civica sul fenomeno mafioso, ben 15, tra convegni e conferenze destinati a rappresentanze di studenti delle scuole superiori della città.
Relatori: magistrati, studiosi, parenti di vittime della mafia e un regista di fama mondiale.
Le attività si svolsero nell’aula magna dell’IPIAM dell’Isola di San Giorgio.
Nell’ambito delle stesse rientrò un convegno svoltosi a Dolo (Venezia), realizzato in collaborazione con il Comune, con relatore principale il dottor Pietro Grasso, all’epoca Procuratore della Repubblica a Palermo.






 

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