Palermo non mi piaceva, per questo ho imparato ad amarla.
Perché il vero amore consiste nell'amare ciò che non ci piace per poterlo cambiare. Paolo Borsellino
14 agosto 2012. Letizia Battaglia parla con Mario Spada di antimafia, della sua vita da reporter durante gli anni di piombo a Palermo, e della sensazione che nulla cambierà mai. 'Ritornai a Palermo nel '74 - dice Letizia Battaglia -. Quando incominciai a fare la fotoreporter per il quotidiano L'ORA dovetti entrare in contatto con la polizia perché, ogni volta che avveniva qualcosa, c'era la polizia. Ho incontrato delle persone stupende, come Boris Giuliano vice-questore di Palermo e capo della squadra mobile, che aiutava noi giornalisti e fotografi a lavorare. Boris Giuliano era anche un bravo poliziotto che voleva veramente sconfiggere la mafia. Poi Boris Giuliano morì ammazzato proprio perché lui era bravo. Io mi ricordo che nei momenti più caldi e pericolosi in cui la gente legata al morto ammazzato o all'arrestato voleva impedirci di fare il nostro lavoro di fotografi, lui ci salvava sempre. Furono anni in cui la polizia fu veramente con il popolo, questo bisogna ricordarlo, anche se contemporaneamente c'era una parte della polizia ai vertici che lavorava contro noi che non volevamo la mafia'.