Giordano, ex ispettore della Dia, ha vissuto in prima persona la stagione più dura della lotta alla mafia, al fianco di Paolo Borsellino, Giovanni Falcone, Ninni Cassarà a Beppe Montana. Nel libro l'autore, insieme al giornalista Andrea Cottone, racconta gli interrogatori, le ricerche, l'amicizia con i magistrati e gli ispettori, le stragi, i cadaveri e la lunga stagione di sangue. Storie e persone, conosciute e stimate, questa volta raccontate da un punto di vista peculiare, spesso dimenticato e ignorato: ovvero quello dei sopravvissuti. Una visuale che, come ricorda Ingroia nella prefazione: "restituisce il massimo di autenticità al racconto e dà la sensazione al lettore di essere proiettato dentro tante storie, grandi e piccole, che hanno fatto la Storia del nostro Paese". Fra poliziesco e libro-inchiesta, questo è un testo che narra retroscena e ombre di quella zona di contatto fra mafia e pezzi di Stato.
PIPPO GIORDANO
Con ANDREA COTTONE
IL SOPRAVVISSUTO
L’UNICO SUPERSTITE DI UNA STAGIONE DI SANGUE.
I MIEI ANNI IN PRIMA LINEA NELLA LOTTA ALLA MAFIA CON BORSELLINO, FALCONE, CASSARÀ E MONTANA
"Per costruire la speranza di un Futuro migliore, per progettare un’Italia e una Sicilia diversa, servono le parole.
Servono i libri, i buoni libri. I libri come questo”.
dalla prefazione di Antonio Ingroia
Castelvecchi Rx
Pag 178 - Euro 14,70
Pippo Giordano è “Il Sopravvissuto”. Ex ispettore della Dia, ha attraversato la stagione più dura della lotta alla mafia in prima linea. Senza pentiti e intercettazioni ma con al fianco alcuni degli ultimi eroi civili d'Italia. Con Paolo Borsellino il giorno dell’ultimo interrogatorio di Gaspare Mutolo; compagno di pattuglia di Lillo Zucchetto, agente “troppo sveglio” e quindi ucciso all’inizio degli anni ‘80; con Beppe Montana nelle montagne madoniti alla ricerca di Michele Greco, il “papa”, qualche mese prima che anche lui venisse ammazzato; con Ninni Cassarà e Natale Mondo alla squadra mobile di Palermo e con Giovanni Falcone lungo l’arco di tutta la sua carriera, a Palermo o in giro per l’Italia alla ricerca dei soldi di Cosa nostra. Pippo Giordano la mafia l’ha respirata fin da piccolo, assistendo alle visite di suo padre al boss della zona, con tanto di baciamano e “servo suo sono”. Un elemento in più che lo fa diventare bersaglio della mafia. Giordano conosce la “lingua ufficiale” dei mafiosi, ne comprende i passaggi logici e ne anticipa le mosse. E così negli anni Novanta diventa il “custode” dei pentiti. Fra poliziesco e libro-inchiesta, “Il Sopravvissuto” è un racconto intenso, pieno d'umanità, scritto con il linguaggio della strada, che narra anche i retroscena e le ombre di quella zona di contatto fra mafia e pezzi di Stato.
Andrea Cottone. E’ giornalista. Si occupa di inchieste e cronaca giudiziaria. È stato addetto stampa del Comitato Addiopizzo dal 2005 al 2008. Ha scritto per «l'Isola Possibile», l’Ansa, Rainews24, «la Repubblica», «Antimafia duemila» e «Left». Coordinatore editoriale di «S Calabria» periodico d’inchiesta sulla ‘ndrangheta, attualmente collabora con «Il Sole24ore», «Il Fatto Quotidiano», «S» ed è redattore del quotidiano telematico «Live Sicilia». Tra le pubblicazioni Gotha (Novantacento, 2010), Gianni Nicchi – Ascesa e caduta di un giovane boss con Riccardo Lo Verso (Novantacento, 2012). Ha collaborato alla stesura de La mafia dalla A alla Z di Angelo Vecchio (Novantacento, 2012).