Il pentito
Nino Giuffre' conferma che esisteva una trattativa tra Stato e mafia. Il collaboratore di giustizia, sentito nell'aula bunker di Rebibbia dal Gip di Caltanissetta nell'ambito dell'incidente probatorio per la nuova inchiesta sulla strage di via D'Amelio, ha detto di aver appreso dal capomafia
Bernardo Provenzano, che l'ex sindaco mafioso di Palermo,
Vito Ciancimino, "era in missione".
Un'espressione con cui il boss corleonese avrebbe inteso dire che Ciancimino faceva da emissario nella ricerca di un contatto con le istituzioni. Giuffre', ex capo del mandamento mafioso di Caccamo, e' stato il primo dei quattro pentiti che verranno sentiti dal gip di Caltanissetta, Alessandra Giunta.
L'avvocato Flavio Sinatra, legale del boss palermitano
Salvo Madonia, accusato dell'attentato contro
Paolo Borsellino, ha chiesto al Gip il confronto tra il suo
assistito e i pentiti
Nino Giuffre' e Giovanni Brusca.
da:
rainews24.rai.it