Palermo non mi piaceva, per questo ho imparato ad amarla.
Perché il vero amore consiste nell'amare ciò che non ci piace per poterlo cambiare. Paolo Borsellino
Contro l'ex comandante del Ros pesava la testimonianza di Agnese Piraino Leto, vedova del giudice. Ma dopo 24 mesi di indagine i pm di Caltanissetta non hanno trovato elementi per un processo. L'ufficiale in pensione resta indagato a Palermo per la "trattativa"
A due anni dall’iscrizione nel registro degli indagati la procura di Caltanissetta chiede l’archiviazione della posizione di Antonio Subranni. Il generale del Ros era indagato per concorso esterno a Cosa Nostra, ma dopo 24 mesi d’indagine i pm nisseni hanno chiesto l’archiviazione per decorrenza dei termini. I giudici al momento non hanno trovato elementi probatori tali da chiedere il rinvio a giudizio dell’ex capo del Reparto Operativo Speciale dei carabinieri.
Anche i magistrati nisseni si sono convinti che il traditore di Borsellino forse a quella cena. “E’ probabile che il traditore fosse tra le persone incontrate” scrivono infatti i pm di Caltanissetta nell’ordinanza di custodia cautelare che a marzo ha ridisegnato le dinamiche della strage di via d’Amelio. Appena ieri la gip Alessandra Giunta ha ammesso l’incidente probatorio per sentire quattro collaboratori di giustizia: Giovanni Brusca, Antonio Giuffrè, Tullio Cannella e Gaspare Spatuzza.
E se a Caltanissetta la posizione di Subranni va verso l’archiviazione, a Palermo invece rimane ancora tra gli indagati nell’ambito dell’inchiesta sulla trattativa tra Cosa Nostra e pezzi dello Stato. Secondo gli inquirenti palermitani, l’alto ufficiale del Ros sarebbe stato a conoscenza della natura degli incontri avuti dal generale Mario Mori e dal capitano Giuseppe De Donno con don Vito Ciancimino nell’estate del 1992. Appena due mesi fa Subranni era stato sentito dai magistrati ma si era avvalso della facoltà di non rispondere.
Venerdì invece a Palermo è prevista la deposizione di Agnese Piraino Leto, che sarà sentita come teste nel processo che vede imputati Mori e Mauro Obinu per la mancata cattura di Bernardo Provenzano nel 1995 a Mezzojuso.