.......la bellezza del fresco profumo di libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, della indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.
EDITORI INTERNAZIONALI RIUNITI PRESENTAZIONE LIBRO MAFIA SPA di BENNY CALASANZIO
Roma, 16 novembre 2011, ore 18, presso la Feltrinelli di Piazza Colonna a Roma
Oltre all'autore interverranno:
- Antonio Ingroia, procuratore aggiunto direzione distrettuale antimafia Palermo
- Antonio Padellaro, direttore de Il fatto quotidiano
"Un quadro disperato e pessimista? No, soltanto uno sguardo lucido e spietato sull'Italia di oggi, che sfata il luogo comune di una mafia in ginocchio e ci ricorda invece che la Mafia spa è la prima azienda nazionale, in termini di fatturato, dall'alto del suo giro d'affari pari a 138 miliardi di euro l'anno". Così Antonio Ingroia, procuratore aggiunto direzione distrettuale antimafia Palermo, scrive nella prefazione al libro Mafia spa di Benny Calasanzio. Un libro "straordinariamente documentato" che snocciola cifre e dati tratti dai rapporti inediti 2011 della Dia, di Legambiente, Sos Impresa, "una radiografia aggiornata, una mappa attendibile della mafia finanziaria di oggi".
In un paese in piena crisi economica, con lo spauracchio di affondare e di vivere la stessa situazione di Grecia e Argentina, c’è una sola azienda che può vantare utili da capogiro e un trend in costante cresita: si tratta di Mafia Spa. Non ne troverete la sede. Non ne riceverete le telefonate pubblicitarie. Non ne guarderete gli spot in televisione. Non ne osserverete le scalate bancarie. O almeno, non ancora. Benny Calasanzio, in anteprima esclusiva, snocciola cifre e dati dai rapporti 2011 della Dia, di Legambiente, Sos Impresa e altri documenti inediti: numeri impressionanti per la loro mole di centinaia di miliardi di euro e perché costruiti sul sangue innocente di cittadini comuni. Scoprirete che mafia, camorra, ‘ndrangheta e sacra corona unita sono ramificate in tutta la penisola. Scoprirete che la banda della Magliana esiste ancora. E scoprirete che i dati forniti dal Ministero degli Interni non sembrano collimare con la realtà di un’Italia ancora strozzata da vili criminali.