Vi proponiamo il video della staffetta di solidarietà organizzata a Venezia dal Movimento delle Agende Rosse per il dottor Antonio Ingroia e per tutti i Magistrati in prima linea nelle indagini sulla stragi del 1992-1993. La partenza è avvenuta alle ore 18,30 da Venezia Punta della Dogana l'arrivo è stato alle ore 21 a Mestre. Più in basso riportiamo l'intervento di Gianluigi Placella, il coordinatore delle agende rosse Venete
"Buona sera è confortante essere qui in questa circostanza. Credo che sia stata la cosa giusta da fare verso persone come i giudici ed in particolare i giudici di mafia, il mostrare che siamo vicini a loro da sempre abituati a vivere ingabbiati tra la scorta e la solitudine delle decisioni scomode perché coraggiose. L'agenda rossa che abbiamo voluto passarci come testimone è, per il nostro movimento, il simbolo della richiesta di verità sulle stragi del 92-93 ancora in gran parte impunite. In quella ricerca è impegnato il dottor Antonio Ingroia con i molti colleghi che, come lui,
all'acquiescenza con il potere preferiscono la scomodità del dovere. Per questo suo impegno, indicato addirittura come un pericolo per lo stato democratico, Ingroia con altri magistrati, sta subendo da parte del capo del Governo e dei suoi portavoce una rabbiosa campagna di delegittimazione, di isolamento e di criminalizzazione, culminata con la richiesta di condanna a 10 anni di carcere proposta da Giuliano Ferrara su Il Giornale. C'è una sproporzione evidente tra la ossessiva e continua denigrazione di alcuni rappresentanti dello Stato tra i più rigorosi ed il riserbo istituzionale cui sono tenuti i magistrati. E allora la nostra marcia ha voluto dare spazio allo sdegno dei tantissimi cittadini in difesa dell'onore e della dignità di uomini che con il loro coraggio fanno da argine allo scempio del diritto e della verità che si sta perpetrando in Italia. Quest'agenda rossa però, allo stesso tempo, richiama anche un passaggio di consegne tra Paolo Borsellino il maestro, e Antonio Ingroia l'allievo, tra loro in continuità nelle scelte di vita e di lavoro. Nella nostra agenda rossa di oggi sono condensati la vita professionale e gli ultimi giorni del grande magistrato palermitano e le sue parole che dichiarano la coscienza del dovere e l'amore per la sua città bella ed offesa. Ma anche i riferimenti alla sua predilezione per Antonio Ingroia giovanissimo sostituto procuratore a Marsala nell'88 ed a Palermo nel 91 che lo legittimano come suo erede e continuatore. Ne proponiamo alcuni in lettura. Leggeremo poi alcune pagine del libro di Antonio Ingroia “Nel labirinto degli dei” nelle quali l'autore si presenta testimone di vicende straordinarie spogliate di ogni ufficialità e filtrate attraverso la sua personale sensibilità. Ascoltare le sue riflessioni è oggi per noi un modo di riconoscere e sostenere l'uomo che sta dietro al magistrato ed entrare con rispetto e riconoscenza negli spazi della sua umanità."