(AGI) - Milano, 12 mar. - Ha paragonato il Parlamento italiano ad una succursale di un istituto di pena
Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, il magistrato assassinato in Sicilia nel '92. "Oggi assistiamo ad una pattuglia di responsabili comprati come si comprano gli animali alla fiera bovina - ha detto Borsellino -, una fiera che rappresenta bene cio' che e' diventato il nostro Parlamento. Assistiamo alle quote rosa valutate su un letto nella villa di Arcore e ad un Parlamento diventato succursale di un istituto di pena, dove per gli intoccabili vengono respinte continuamente le autorizzazioni a procedere". Borsellino ha poi attacco il presidente del Consiglio ed ha affermato: "Con le decine di leggi anticostituzionali che ha votato vuole distruggere le basi della nostra Costituzione".
Poi, parlando della vicenda che ha coinvolto il ministro tedesco che si e' dimesso perche' accusato di aver copiato la tesi: "Anche lui potrebbe aver comprato la sua tesi, visto che e' abituato a comprare tutti, dai parlamentari alle minorenni, dai certificati dell'anagrafe in Marocco agli avvocati inglesi". Sui rapporti del premier con
Gheddafi ha detto che "e' un uomo capace di inginocchiarsi e baciare le mani ad un dittatore africano". Parlando della Costituzione, Salvatore Borsellino ha affermato: "Dobbiamo difenderla, perche' e' stata scritta con la penna imbevuta nel sangue dei martiri della Resistenza, di quei partigiani bianchi e rossi. Oggi dobbiamo difendere quella Costituzione a costo della vita". Borsellino ha concluso il suo intervento gridando che non si permettera' che la Costituzione venga vilipesa ed ha lasciato la platea gridando per tre volte la parola 'resistenza'. (AGI)
AGI, 12 marzo 2011