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Lettera a Salvatore Borsellino PDF Stampa E-mail
Rubriche - Le vostre lettere
Scritto da Donato   
Domenica 27 Dicembre 2009 15:51
Gentile Salvatore Borsellino,
è difficile iniziare una lettera e mi scuso anticipatamente per la eventuale prolissità, gli errori, le dimenticanze e per quello che potrebbe sembrare formalismo ma a parziale giustificazione di quest'ultimo dico che è parte del mio carattere e della mia educazione.
Le invio, anche se in ritardo, i miei auguri e quelli della mia famiglia ma sopratutto le dico grazie, molti grazie e non so neanche se riuscirò ad inviarli tutti...
Grazie perché prendendo il coraggio a due mani ha deciso di far sentire la Sua voce sulla disgrazia che nel 1992 ha colpito la sua famiglia, ma ha colpito anche tutti noi, cittadini italiani onesti. Nel 1992 siamo rimasti tutti orfani.
Grazie perché ha risvegliato in me, coperto dalle ceneri di questa vita frenetica, i sentimenti di giustizia, legalità, senso civico che accompagnavano i miei pensieri di adolescente: nel 1992 avevo 15 anni, una famiglia felice, tanti progetti ed una visione del futuro proiettata in rosee aspettative con degli esempi che definire positivi sarebbe riduttivo: mio padre (sottufficiale di Polizia) ed i giudici Falcone e Borsellino. Sa, sarà stata l'impronta paterna, ma la vocazione per la la legalità mi è sempre stata congeniale...
1992...
Terribile.
Ricordo il mio sbigottimento, quello di mio padre e mia madre, davanti alla televisione nel vedere le immagini di Capaci e poi via D'Amelio in quei tremendi maggio e luglio.
Rabbia e poi la spasmodica ricerca di sapere il più possibile su quanto era accaduto, leggere di queste due persone fantastiche. L'idea di getto, come si conviene alla mentalità di adolescente che vuole decidere tutto ed in fretta, farò il magistrato o farò il poliziotto alle scorte.
Nel 1995 viene a mancare mio padre e, pur avendo iniziato l'università, vinco il concorso in Polizia e poi, ahimé abbandono gli studi. Tante responsabilità e lo scontro con la realtà... I sogni rimangono nel cassetto e non resta che continuare a leggere dei miei esempi di ragazzo e della lotta alle mafie.
Venerdì 18 gennaio 2008: Salvatore Borsellino a Crema, città dove vivo e lavoro.
Grazie Salvatore Borsellino.
Grazie perchè ha risvegliato in me tutti quei sentimenti e l'idea che si può fare qualcosa per migliorare. Mi ha motivato e mi ha ricordato come scritto dal Dott. Falcone che non bisogna più contare sull'impegno straordinario di pochi ma sull'apporto ordinario di tutti.
Grazie perché dopo quel bellissimo incontro ho incominciato a frequentare quella che oggi è mia moglie e la madre della mia splendida figlia.
Grazie perchè mi sento un po', spero che non si offenda, mi sento un po' anche figlio suo, di Paolo e Giovanni, delle loro idee.
Grazie perché ho ritrovato lo slancio e, con l'appoggio di mia moglie, riprenderò gli studi in Giurisprudenza.
Grazie perché oggi che sono un piccolo sindacalista della Polizia Lei mi ha fatto comprendere quanto sia importante insegnare e parlare con i giovani dei valori positivi e quindi ora che sto cercando di organizzare a livello locale incontri sulla sicurezza stradale (lavoro alla Polizia Stradale infatti) spero di gettare le basi per ulteriori incontri con i giovani sulla legalità e sulla mafia.
Grazie perché Lei con tutta la famiglia Borsellino, la famiglia Falcone, le famiglie di tutti coloro che hanno sofferto per la perdita dei loro congiunti per mano mafiosa e tutti coloro che veramente partecipano a questa lotta mi permette di vedere un po' più sereno nel futuro, nonostante tutto ciò che di brutto succede in questo paese.
Grazie per avermi dato il coraggio di scrivere tutto questo che, mi creda, gira nella mia testa da tanto.
Grazie anche per la pazienza che vorrà avere nel leggere questa mia.
La saluto e la abbraccio con affetto e stia sicuro che non è solo, Paolo ci guida e ci apre gli occhi oltre che il cuore.

Donato

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salvatore  - Grazie   |2009-12-27 16:56:47
Caro Donato, tra tanti grazie che mi hai mandato e che mi hanno davvero
commosso, lascia che te ne restituisca almeno uno. Grazie per avermi fatto
sentire come tutto quello che faccio sottraendo il tempo al mio lavoro, ai miei
affetti, alla mia famiglia, non è inutile ma lascia dei semi che germogliano e
daranno i suoi frutti facendo si che quando io non avrò più la forza per
girare l'Italia e gridare la mia sete di Verità e di Giustizia ci sarà chi lo
farà per me, chi già oggi ha cominciato a farlo e continuerà a farlo fino a
quando la Giustizia non riuscirà a trionfare sulle trame di chi ancora oggi
gode i frutti di quelle stragi e la Verità non trionferà sulla menzogna. Noi
continueremo sempre a lottare per questo, lo dobbiamo a chi ha sacrificato la
sua vita per noi. Lasciami inviarti un abbraccio fraterno per te, tua moglie e
la tua splendida figlia e un incoraggiamento sincero per quei studi che grazie a
tua moglie hai avuto la forza di riprendere.
Salvatore

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