Gentile Signor Borsellino,
credo si dimostri una volta di più che il potere italiano (anche se cambiano i membri che lo compongono) sia permeato dalla ignobile cultura che i politici qualunque nefandezza compiano sono impunibili, così come gli uomini peggiori dei suoi apparati.
E' superiore a tutto "la ragione di stato" secondo questo ignobile potere ed essa giustificherebbe ogni nefandezza commessa.
Lo stato democratico e di diritto basato sulla Costituzione del 1948, tramite la magistratura, se fosse in salute e non gravemente malato indagherebbe, poi processerebbe infatti tali individui politici e degli apparati che lo tradiscono ogni giorno.
Se lo si volesse andrebbero indagate le ragioni della grave malattia dello stato democratico per provare a guarirlo, a guarirci.
Per ora pochissimi cittadini s'interrogano su questa questione e la malattia è destinata ad aggravarsi.
Avranno preso(sempre secondo me) tali traditori per ora anonimi l'agenda rossa di suo fratello, avranno cancellato i dati dal computer di Falcone ma non potranno comunque occultare una semplice verità.
Suo Fratello Paolo e Giovanni Falcone sono stati fedeli alla Costituzione sempre fino all'ultimo giorno nella vita come nel lavoro. Erano due degli esempi di fedeltà allo stato democratico e di diritto in questo paese.
Chi lo tradiva ogni giorno lo stato democratico li doveva togliere di mezzo o ne sarebbe stato danneggiato gravemente l'interesse personale o di gruppo. Il profilo di quei traditori a livello politico e degli apparati è sempre lo stesso da decenni: hanno interesse a togliere di mezzo chi è fedele alla Costituzione, chi s'impegna nella propria vita e nel proprio lavoro affinchè siano tutelati i diritti fondamentali della Persona, chi è fedele allo Stato democratico e di diritto.
Questa semplice verità nessuno la può cancellare, è patrimonio comune della gente onesta, di tutti quei giovani a cui suo fratello Paolo e gli altri hanno insegnato come si può essere Persone per bene, che compiono il proprio dovere quotidianamente nell'essere Cittadini fedeli alla Costituzione.
Secondo me una speranza di giustizia ci sarà veramente, se e quando ci si interrogherà tutti quanti sui motivi per cui il nostro stato democratico è malato. Ho provato ad interrogarmi su questo, partendo dallo studio di altre stragi(quella di Ustica e di piazza Fontana).
La documentazione raccolta e la mia tesi di laurea sono su www.strageustica.altervista.org.
Esse sono disponibili per chiunque le voglia studiare, arrivando alla fine del percorso che ciascuno volesse fare di ricerca sul mio sito, anche a darsi risposte del tutto diverse dalle mie.
L'importante secondo me sarebbe interrogarsi e confrontarsi sulle cause della malattia del nostro stato democratico continuamente.
Ciò renderebbe concreta la speranza di trovare terapie adeguate per guarirlo lo stato democratico di questo paese e avere certamente un giorno la verità e la giustizia per le vittime, per tutti quegli uomini e quelle donne che pur essendo stati massacrati sono e saranno sempre esempio di fedeltà a quella democrazia matura in cui desideriamo vivere e lavorare.
Nessuno di quei traditori potrà mai rubarci gli insegnamenti di Suo Fratello e degli altri, essi sono e saranno sempre la nostra benzina per continuare ad impegnarci nella costruzione di una democrazia italiana matura, dove poter vivere sereni e in pace, senza più lutti e menzogne, con la verità alle vittime e alle loro famiglie.
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