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MicroMega 1/2009 PDF Stampa E-mail
Rubriche - Libri
Scritto da Redazione Antimafiaduemila e Marco Bertelli   
Venerdì 06 Febbraio 2009 11:19
Rilanciamo la segnalazione fatta dalla redazione di Antimafiaduemila del numero 1/2009 della rivista MicroMega che merita davvero di essere letto per numerose ragioni:


 
"In edicola il nuovo numero di Micromega. Uno splendido quanto raro esempio di giornalismo di qualità. Onesto, trasparente e completo.
E’ veramente degno di apprezzamento l’ultimo numero di Micromega in edicola oggi, venerdì 30 gennaio 2009, che a 360° delinea  la probabile prossima nascita della  “terza repubblica” fondata su mafia, poteri occulti e corruzione.

La rivista affronta con ottime inchieste di altrettanto brillanti giornalisti i temi più scottanti di questo periodo. Carlo Vulpio racconta come il Corriere della Sera lo abbia sollevato dall’incarico di seguire il caso De Magistris che fino a quel momento aveva trattato con puntualità e soprattutto con correttezza; Antonio Massari e Sandro Ruotolo  approfondiscono la finta guerra tra le procure di Salerno e Catanzaro dimostrando che solo quella di Catanzaro ha agito in modo illegittimo; Ferruccio Pinotti affronta il delicato intreccio tra i poteri occulti e i tentativi di golpe mentre Gianni Barbacetto indaga sullo scandalo “oil for food” e le contraddizioni del gruppo “Memores Domini” che fa capo a “Comunione e liberazione”.
Marco Travaglio si concentra invece sull’importantissimo processo in corso a Palermo a carico del generale Mori e del colonnello Obinu per la mancata cattura di Provenzano attorno al quale ruotano il mai sufficientemente esplorato mistero della trattativa tra stato e mafia e la ricerca dei mandanti esterni delle stragi del ’92 e ’93.
Le due “tavole rotonde” sono discusse dal direttore Flores D’Arcais e lo scrittore Andrea Camilleri sulla questione “Antonio Di Pietro, il partito dei senza partito” e  da Barbara Spinelli e Gustavo Zagrebelsky su “Il macigno della questione morale”.
L’attenzione si sposta poi sull’estero con interventi di Federico Rampini e Cristian Elia, e ancora sull’ inutilità e pericolosità del nucleare.
Il dibattito prosegue sul dramma del precariato e sulla laicità dello Stato e della Scuola e si conclude con il dilemma sulla tragedia palestinese e sul futuro che aspetta il Medio Oriente di cui si occupano Furio Colombo e Angelo D’Orsi.
Davvero il miglior numero di Micromega degli ultimi anni, assolutamente da non perdere".
(La redazione di Antimafiaduemila)



indice del numero 1/2009 é il seguente:

TAVOLA ROTONDA 1
Paolo Flores d’Arcais / Andrea Camilleri / Antonio Di Pietro - Il partito dei senza partito

ICEBERG giustizia e democrazia
Carlo Vulpio
- Censura al Corriere e altri yesmen
Antonio Massari e Sandro Ruotolo - Salerno-Catanzaro, due procure e una menzogna
Ferruccio Pinotti - Golpe giudiziario e poteri ‘opachi’
Gianni Barbacetto - Memores Domini, pecunia non olet

TAVOLA ROTONDA 2
Gustavo Zagrebelsky / Barbara Spinelli / Luigi Zingales - Il macigno ‘questione morale’

NOSTRA PATRIA  È IL MONDO INTERO
Federico Rampini - Una chance per il dissenso cinese
Charta 08
Christian Elia - Kurdistan iracheno
Marco Alloni - L’islam orfano di una rivoluzione culturale
Marco d’Eramo - Obama il gattopardo?

DIALOGO 1
Tito Boeri / Massimo Roccella - Dialogo sui precari e il contratto unico

CONTROVERSIA
Claude Guet e Giovanni Ciccotti - Il tabù del nucleare
Giorgio Parisi - L’illusione del nucleare

LABIRINTO
Andrea Scanzi - Fabio Fazio (e non solo): i santini del veltronismo
Giancarlo Ferrero - Come nasce un magistrato?
Alessandro Speciale - Dio, mammona e le scuole cattoliche
Maria Mantello - Etica laica, ovvero della libertà
Gloria Origgi - Ranking che passione

DIALOGO 2
Angelo d’Orsi / Furio Colombo - Dilemma Palestina




In particolare vorremmo segnalare lo speciale allegato a cura di Marco Travaglio, "Lo strano caso del generale Mori", dove il giornalista fa il punto sul processo in corso a Palermo in cui il
generale dei carabinieri Mario Mori ed il colonnello Mauro Obinu sono imputati davanti ai giudici della quarta sezione del tribunale di Palermo per favoreggiamento aggravato dall'avere agevolato Cosa Nostra. In particolare i due ufficiali sono accusati di aver favorito la latitanza del boss di Cosa Nostra Bernardo Provenzano omettendo di catturarlo in occasione di un summit mafioso che si tenne nelle campagne di Mezzojuso (PA) il 31 ottobre 1995. Mori ed Obinu avrebbero ricevuto la notizia del previsto incontro dal colonnello Michele Riccio, a sua volta informato dal confidente Luigi Ilardo, ma non avrebbero organizzato un servizio idoneo alla cattura del latitante Provenzano.

Riteniamo che questo processo sia molto importante perché il dibattimento sta puntando anche a far luce sul contesto piú ampio della trattativa che é intercorsa fra Cosa Nostra e pezzi dello Stato nei primi anni novanta.  L´esistenza di questa trattativa é stata riconosciuta in via definitiva dalla sentenza BORSELLINO BIS relativa agli autori e ai mandanti della strage di via D´Amelio ed é stata ritenuta una delle cause acceleranti della fase esecutiva della strage stessa.

Uno spesso muro di gomma informativo avvolge purtroppo quanto sta emergendo dal dibattimento del processo a Palermo. Le rare crepe in questo muro sono state aperte dai giornalisti della redazione di Antimafiaduemila e da pochi altri, tra cui Nicola Biondo su L´UNITÀ del 10 gennaio 2009. Per questa ragione il contributo dato all´informazione dall´allegato di Marco Travaglio a questo numero di MicroMega risulta ancora piú prezioso ed importante. Ne riportiamo l´introduzione di copertina:

Nessuno lo sa, perché giornali e telegiornali non ne parlano. Ma a Palermo si sta svolgendo un processo “che passa in rassegna le tappe fondamentali della storia della mafia e dell´antimafia degli ultimi vent´anni e che potrebbe – se l´accusa venisse confermata – riscriverla da cima a fondo“. É il processo contro il generale Mario Mori, accusato di non aver catturato Provenzano, processo che rischia di far luce su molti aspetti oscuri della storia italiana: “Dalle stragi politico-mafiose del 1992 -´93 con i loro `mandanti esterni´ e le trattative fra Stato e mafia, alla `cattura´ (o consegna da parte di Provenzano?) di Totó Riina nel 1993, alla nascita di Forza Italia e della Seconda Repubblica, alla `cattura´ (o autoconsegna?) dell´ormai vecchio `Binnu´ nel 2006“.





Il boss di Cosa Nostra Bernardo Provenzano, catturato l´11 aprile 2006, era latitante dal 10 settembre 1963.
(fonte immagine:
DiscoveryNews)


 
Su segnalazione di Giovanni aggiungiamo un filmato tratto dal film-inchiesta "Il fantasma di Corleone" del regista Marco Amenta. Nel filmato compaiono due interviste molto interessanti al magistrato Roberto Scarpinato ed al colonnello dei carabinieri Michele Riccio:
 
[youtube:www.youtube.com/watch?v=YJeDWa4bgPQ]

fonte:
NickTubeRosacroce

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Commenti
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laura56   |2009-02-06 14:39:27
Volevo farvi conoscere il blog dedicato a Sandro Marcucci al Link:



link:http://blog.libero.it/sandromarcucci/view.ph p?reset=1&id=sandromarcu
cci.





Chi volesse può lasciare un commento in cui
chiede insieme a noi la riapertura del caso. La conoscenza del caso e
la richiesta di riapertura alla magistratura sono i due obiettivi per cui
è stato creato questo blog. Tra depistatori, corrotti e mafiosi io
chiedo in sostanza ai cittadini onesti di questo disgraziato paese
di lasciare un commento sul blog dedicato a Marcucci in cui chiedete
la riapertura del caso. Chi lo volesse fare è pregato di firmarlo con nome
e cognome veri. Non è più il tempo di nascondersi dietro nickname ma
di lottare tutti insieme alla luce del sole e se lo si vuole di metterci
la faccia, come noi e altri amici facciamo da tempo per Sandro
marcucci, per le vittime di Ustica e delle stragi, per chi si è visto
violare i diritti umani inalienabili.

p.s Potete inviare i vostri
commenti anche per email: laurapicchi56@hotmail.com a sostegno
della riapertura del caso marcucci. Io provvederò a metterli sul
blog. laura picchi
Giovanni  - A chi è servito Provenzano? la storia occulta dell   |2009-02-06 17:23:02
Vorrei segnalarvi questo video pubblicato sul mio canale youtube che parla
prorpio del Generale Mori e dalla mancata cattura di Provenzano.

Il
titolo del video tratto dal Film-inchiesta "il fantasma di di Corleone"[/color] -che consiglio a tutti di
vedere- è il seguente:
A chi è servito Provenzano? la storia occulta dell'Italia

Il link
invece è: [color=red]youtube.com/watch?v=YJeDWa4bgPQ

Il sottile
confine fra Stato e Antistato non è mai stato così poco distinguibile
come nella vicenda della latitanza del Boss di Corleone
Bernardo Provenzano.
A chi è servito mantenere in vita per 40 e più
anni il fantasma Provenzano?
Chi ha uasato chi? La mafia allo stato o lo
stato alla mafia?
Davvero i 'viddrani' di Corleone hanno tenuto e/o
tengono sotto scacco la repubblica italiana?
E con l'appoggio di chi?
Forse
dei servizi segreti Americani.
Forse con la complicità di Uomini
delle istituzioni traditori della patria?
Chi è davvero il
Generale Mori?
Coincidenze su coincidenze che in questa vicenda non
smettono di susseguirsi.
.... E che dire del tempismo singolarissimo circa
il suo arresto! Mentre le prime pagine di tutti i giornali e tg fino a
poche ore prima erano dedicate ai BROGLI ELETTORALI, proprio in
quel giorno -che coincidenza- si è materializzato il fantasma di
Corleone, che con il suo arrestato, dopo mezzo secolo di indagini, ha
catalizzato l'attenzione dell'opinione pubblica.....
Quale copione si
cela dietro questi fatti?
Cos'altro dovrà ancora accadere in questo
disgrazioto paese prima dell'arrivo di una nuova vera repubblica
 democratica?
Giovanni  - A chi è servito Provenzano? la storia occulta dell   |2009-02-06 17:32:28
Scusate riposto il titolo ed il link in maniere corretta

Titolo:
A chi è
servito Provenzano? la storia occulta
dell'Italia

Link:
http://www.youtube.com/watch?v= YJeDWa4bgPQ

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